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Patek Philippe, Calatrava 8 Giorni, ref. 5328G

Patek Philippe, Calatrava 8 Giorni, ref. 5328G

Patek Philippe amplia la propria gamma di complicazioni utili nella vita di tutti i giorni, con un nuovo Calatrava, dotato di visualizzazioni istantanee del giorno della settimana e della data, nonché di una lunga riserva di carica di otto giorni. Realizzato in oro bianco, impreziosito dalla texture a Clous de Paris sulla carrure, il modello ospita un nuovo calibro manuale, dalle superbe prestazioni, mentre il quadrante, in blu elegantemente sfumato nero, esalta l’impostazione delle indicazioni sull’asse verticale

La difficoltà nell’adattamento del dispositivo della riserva di carica non risiede solo nella durata “non abituale” (in particolare, superiore ai tre/quattro giorni), ma soprattutto, nel fare in modo che il meccanismo mantenga precisione e stabilità di marcia fino alla fine dell’autonomia. Per questo, essa va annoverata tra le complicazioni più impegnative, anche se potrebbe non sembrare. Patek Philippe, in tempi moderni, ha raccolto una simile sfida, a partire dal 2000, lanciando la ref. 5100 “10 Giorni”, manuale, una serie limitata a tremila esemplari su cassa rettangolare,  primo orologio da polso “cronometro” al mondo, con un’autonomia di 240 ore. Nel 2003, è stata la volta della ref. 5101P “10 Giorni Tourbillon”, in platino, con movimento “di forma” a carica manuale e cassa rettangolare dal design rétro, seguita, dieci anni dopo, dalla ref. 5200 Gondolo “8 Days, Day & Date Indication”, dotata di movimento manuale rettangolare, con giorno della settimana e data saltanti in modo istantaneo. Quel meccanismo ha costituito, oggi, l’architettura di base per l’elaborazione del calibro, in forma tonda, 31-505 8J PS IRM CI J, frutto di cinque anni di sviluppo, perfettamente integrato nella cassa  Calatrava del nuovo 8 Giorni, ref. 5328G, in oro bianco, da 41 mm (spessore di 10,52 mm). La carrure è incisa guilloché con il motivo “Clous de Paris”, decoro emblematico della collezione Calatrava fin dalla ref. 96D del 1934 (sulla lunetta) e, poi, tornata in auge nel 1985 sulla celeberrima ref. 3919, uno dei simboli più iconici dello stile Patek Philippe, rimasta in produzione per più di vent’anni. Detta trama arricchisce l’estetica di diversi modelli attualmente in catalogo, specificamente, sulla lunetta (Calatrava ref. 6119), sulla carrure (Ripetizione Minuti Ora Universale ref. 5531, Grandmaster Chime ref. 6300, Calendario Annuale Travel Time ref. 5326, Calatrava ref. 5226), oppure sul quadrante (Grandmaster Chime ref. 6300). 

Calatrava 8 Giorni, ref. 5328G, in oro bianco da 41 mm (10,52 mm di spessore), vetro zaffiro,  carrure rifinita a Clous de Paris, anse saldate sul profilo del fondello, fondello a vista chiuso a pressione. Impermeabilità fino a 3 atmosfere. Quadrante testurizzato blu sfumato nero, indici applicati e lancette “a siringa” in oro bianco rifiniti con materiale luminescente, minuteria a chemin de fer; riserva di carica al 12, day-date e piccoli secondi al 6. Movimento manuale di manifattura, calibro 31-505 8J PS IRM CI J, 8 giorni d’autonomia. Cinturino in pelle di vitello, fibbia déployante in oro bianco.

Calibro manuale di manifattura31-505 8J PS IRM CI J – visibile attraverso il vetro zaffiro integrato al fondello -, da 32 mm di diametro (spessore di 5,05 mm), insignito del sigillo di Patek Philippe: 256 parti, 28 rubini, bilanciere a regolazione inerziale Gyromax, scappamento Pulsomax con spirale Spiromax in Silinvar, 28.800 alternanze/ora, due bariletti montati in serie e riserva di carica di 8 giorni. Cinque ponti – bariletti, ruota dei minuti/mediana, ruota dei secondi, ruota di scappamento, bilanciere – rifiniti a Côtes de Genève; platina decorata a Perlage.

Nella suddetta ref. 5328G, poi, il Clous de Paris non ha soluzioni di continuità sulla carrure, poiché, alla stregua delle ref. 5326 e 5226, le anse rettilinee inclinate sono saldate sullo spessore del fondello – chiuso a pressione e integrato da vetro zaffiro – a creare, in virtù di un profilo ad “L”, uno spazio funzionale fino alla corrispondenza con la base della lunetta lucida a spiovente. Dunque, attraverso il cristallo zaffiro sul fondo cassa trasparente, si può ammirare il fronte posteriore del calibro manuale di manifattura 31-505 8J PS IRM CI J (32 mm di diametro, 5,05 mm di spessore, 256 componenti, 28 rubini, bilanciere Gyromax oscillante a 28.800 alternanze/ora, Sigillo Patek Philippe), progettato per garantire un’autonomia di otto giorni con precisione cronometrica, con un 9° giorno di riserva visualizzato in rosso sull’indicatore a semicerchio a ore 12: durante il 9° giorno, l’orologio continua a funzionare, anche se può perdere un qualcosa in precisione. Una simile autonomia è garantita da due bariletti montati in serie: in fase di ricarica del movimento, questi si caricano simultaneamente e, quando il principale si scarica, quello ausiliario provvede a trasmettergli la sua energia secondo il principio dei vasi comunicanti. Sono diverse, poi, le ottimizzazioni e innovazioni tecniche che riguardano, in particolare, la gestione dell’energia e i salti istantanei del giorno della settimana e della data. Tale  meccanismo, ripreso dal Cubitus Grande Data, Giorno della Settimana e Fasi Lunari Istantanei, ref. 5822P, e brevettato, prevede una ruota 24 ore composta da una camma dotata di una molla a doppia funzione: permette una maggiore coppia, che garantisce, al tempo stesso, la precisione dei salti. Tutte le sere a mezzanotte, una grande bascula dotata di due becchi cade sulla camma delle 24 ore e, durante la caduta, trascina direttamente la stella dei giorni e la ruota della data: entrambe le indicazioni saltano simultaneamente e in modo istantaneo, grazie all’energia accumulata dalla suddetta molla lungo la giornata. 

Calibro 31-505 8J PS IRM CI J, fronte quadrante. Si può notare, al 6, il disco alleggerito e traforato del giorno della settimana – così da ridurne l’inerzia in fase di salto -, il cui scatto giornaliero e istantaneo alla mezzanotte, unitamente alla data, è governato dall’interazione tra ruota 24 ore, composta da una camma dotata di una molla a doppia funzione, ed una grande bascula con due becchi. Sulla destra in basso, ecco i due leveraggi collegati ai pulsantini correttori del giorno della settimana e della data.

Riguardo le succitate visualizzazioni, nell’ambito di un contatore al 6, il giorno è indicato su di un disco alleggerito e traforato così da ridurne l’inerzia in fase di salto, mentre la data si legge attraverso una lancetta coassiale con quella dei secondi continui. Un sistema di disinnesto, connesso alla camma delle 24 ore e  dipendente dalla grande bascula, permette di effettuare la messa all’ora in qualsiasi momento del giorno e della notte, avanti o indietro, anche passando dalla mezzanotte, senza correre il rischio di danneggiare il movimento. Per quanto concerne la correzione rapida del day-date, essa avviene agendo con un apposito stilo su pulsantini correttori al 4/5 (giorno della settimana) e 3/4 (data). L’avanguardia tecnica riguarda anche l’organo regolatore, dotato dell’esclusivo scappamento Pulsomax, con ruota d’ancora e ancora in Silinvar, un derivato del silicio, dalle qualità fisiche e meccaniche superiori, come la leggerezza, la durezza e importanti proprietà amagnetiche: detto scappamento, dal rendimento di altissimo livello, presenta un’inedita geometria delle suddette componenti, realizzate con assoluta precisione in virtù di un procedimento litografico di incisione profonda, denominato DRIE (Deep Reactive Ion Etching). La ref. 5328G è il quarto modello Patek Philippe che fruisce delle prestazioni ottimizzate dello scappamento Pulsomax, abbinato alla spirale Spiromax, sempre in Silinvar. Segue il Regolatore con Calendario Annuale ref. 5235 del 2011 (calibro 31-260 REG QA), il cronografo monopulsante 1/10° di secondo, ref. 5470P-001 del 2022 (calibro CH 29-535 PS 1/10) e la ref. 5200 Gondolo “8 Days, Day & Date Indication” del 2013 (calibro 28-20 REC 8J PS IRM C J). Come accennato nel corso della disquisizione tecnica, questo Calatrava 8 Giorni è definito da un quadrante testurizzato blu sfumato nero sul bordo, completato da indici a numeri arabi applicati – incorniciati dalla minuteria a chemin de fer – e da lancette di tipo a “siringa” in oro bianco, sottolineati da un rivestimento luminescente bianco. L’indicazione della riserva di carica decalcata a semicerchio è proposta, come detto, all’interno del quadrante ausiliario al 12, mentre il giorno della settimana a finestrella, la data a lancetta e i piccoli secondi sono raggruppati al 6. Ritroviamo, quindi, come in diversi modelli Patek con calendario, l’efficacia e l’eleganza dell’indicazione in linea, in questo caso su asse verticale. Infine, la ref. 5328G può essere adattata al polso con due cinturini in pelle di vitello, uno di colore blu con motivo tessile e cuciture crema (montato in origine), l’altro dalla cromia talpa “grainé” (cinturino supplementare); le chiusure sono in oro bianco, di tipo déployante a tre lame, brevettate, per migliorare la sicurezza e il comfort al polso, oltre a facilitare l’intercambiabilità. 

Nella vista di profilo, si può apprezzare la lunetta lucida a spiovente, la carrure rifinita a Clous de Paris e le anse saldate sullo spessore del fondello e distanziate dalla carrure stessa in virtù di un profilo ad “L”.

Contatore al 6, con finestrella dedicata al giorno della settimana, datario analogico a lancetta centrale, coassiale con quella dei piccoli secondi.


Da circa 25 anni, giornalista specializzato in orologeria, ha lavorato per i più importanti magazine nazionali del settore con ruoli di responsabilità. Freelance, oggi è Watch Editor de Il Giornale e Vice Direttore di Revolution Italia

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