READING

Chanel J12 Diamond Tourbillon, variazione unica su...

Chanel J12 Diamond Tourbillon, variazione unica sul tema

È difficile, allo stato attuale rendere unico ed identificativo un tourbillon, ma Chanel è riuscita nell’intento, con una soluzione decisamente coerente con il suo DNA: un diamante solitario posto sull’asse della gabbia del tourbillon volante, la cui rotazione dà luogo a riflessi di luce costantemente diversi e dinamici. Il tutto su cassa e design J12.  

L’intento di Abraham-Louis Breguet, nel creare il tourbillon fu quello, modificando costantemente la posizione dell’organo regolatore rispetto al suolo, di compensare i negativi effetti della forza di gravità sulla precisione dell’orologio. Oggi, questa complicazione, da assolutamente unica e identificativa di un marchio, ha assunto una  connotazione più “democratica”, cominciando ad essere frequentata da diversi brand, evidentemente, sull’orologio da polso: peraltro, diversi sono i sistemi, che l’avanguardia tecnologica consente per ottenere una maggiore e più duratura precisione del segnatempo, tali che il tourbillon, in qualche misura, può anche risultare superfluo. Eppure, al di là di un supporto alla performance ancora non del tutto indifferente, il fascino dell’organo di scappamento in costante rotazione è rimasto immutato, dopo oltre 220 anni di onorata attività. Un aspetto vincente che va abbinato alla possibilità di legare il tourbillon a diverse complicazioni, come il cronografo, il calendario perpetuo e la ripetizione minuti, dando vita a modelli di eccezionale caratura tecnica. Quando considerato a sé stante il tourbillon, nel tempo, è stato qualificato da una serie d’interventi sia tecnici – sul materiale della “cage”, cercando di renderla più leggera possibile per evitare assorbimenti importanti di energia -, sia estetici, liberando la gabbia dal ponte superiore, a connotare il tourbillon volante, e rendendo visibile, senza ostacoli, la cinetica dell’insieme. Svariati sono, dunque, gli strumenti a disposizione delle Case che vogliono cimentarsi con il tourbillon, per calibrarne meglio l’efficacia all’alba de XXI secolo, ma non è facile definirne una configurazione straordinariamente unica e riconoscibile, in un contesto spinto di standardizzazione tecnica. 

Arnaud Chastaingt, Direttore dello Chanel Watchmaking Creation Studio, al lavoro.

J12 Diamond Tourbillon, da 38 mm, nella versione in ceramica nera lucida con lunetta in oro bianco completata da 34 diamanti baguette (3,50 carati); corona in oro bianco con diamante incastonato (0,15 carati). Quadrante a vista su platina brunita, con diamante solitario a 65 facce, montato sull’asse della gabbia del tourbillon volante e con esso ruotante; diamanti taglio brillante incastonati sulla stessa gabbia e sulle sfere/ore minuti. Calibro 5 meccanico manuale, visibile fronte fondello, in cui viene esaltata la sua architettura circolare, con bariletto in alto e apertura del tourbillon volante, in basso, ad occupare in lunghezza l’intero asse verticale. Edizione limitata a 55 pezzi. Prezzo: 180.000 euro.  

Chanel, al contrario, è riuscito nell’impresa, definendo sul suo J12 Diamond Tourbillon, un qualcosa d’inedito e sorprendente,  studiato dal Direttore dello Chanel Watchmaking Creation Studio, Arnaud Chastaingt, che così illustra il nuovo calibro: “Il  Calibro 5 è un tourbillon volante e si tratta del quinto movimento di manifattura. É stato concepito e progettato a Parigi, poi sviluppato e assemblato dai nostri orologiai presso la manifattura Chanel a La Chaux-de-Fonds. Il mio intento iniziale era quello di dotare il J12 di un diamante. Incastonato sull’asse del tourbillon, il diamante solitario segue la rotazione della gabbia, regalando al tempo un ritmo prezioso e meditativo, quasi ipnotico. Per questa pietra, abbiamo creato un taglio ‘ad hoc’ a 65 sfaccettature: un taglio unico per un orologio unico, che trovo affascinante e stimolante. I diamanti erano la pietra preziosa preferita di Gabrielle Chanel. Fedele all’identità grafica dell’Alta Orologeria Chanel, l’architettura del movimento è costruita su di una serie di ponti circolari. In nero, naturalmente. Alla brillantezza dei diamanti fa eco l’estrema finezza della smussatura e le eccezionali finiture del movimento. Anche la gabbia del tourbillon e le lancette sono incastonate di diamanti”. Una simile, brillante – è proprio il caso di dirlo – intuizione creativa, evidentemente, andava sostenuta con un habillage che ne esaltasse l’impatto e il significato e Chastaingt ha lavorato su di un’accattivante alternativa: “Per celebrare il matrimonio del J12 con il nuovo calibro, ho disegnato due creazioni. Una è in ceramica nera lucida con la lunetta impreziosita da diamanti taglio baguette. L’altra è interamente in ceramica nera opaca. Due look, entrambi rari ed esclusivi. Fissare un diamante al centro di un tourbillon è stata una decisione creativa, mentre la sua realizzazione, chiaramente, ha dovuto rispondere a delle stringenti esigenze tecniche e si è sostanziata in un vero e proprio ‘tour de force’. Questo segnatempo è un’illustrazione perfetta dell’eccezionale savoir-faire che consente ai nostri orologiai di sfidare i codici convenzionali e realizzare i sogni creativi più audaci”. E conclude: “Posizionare un diamante di consistenti dimensioni su un tourbillon è stata per me un’ossessione e una sfida tecnica che i team della Manifattura Chanel hanno eseguito magnificamente, trasformando in realtà il nuovo J12 Diamond Tourbillon”. 

J12 Diamond Tourbillon, da 38 mm, nella versione in ceramica nera opaca con lunetta in acciaio brunito, completata da un anello in ceramica tagliata baguette; corona in acciaio brunito con diamante incastonato (0,15 carati). Edizione limitata a 55 pezzi. Prezzo: 100.000 euro.

Il Calibro 5, meccanico manuale con tourbillon volante, fronte posteriore, insignito con la “testa di leone”, a certificare la sua appartenenza ai movimenti di manifattura “Haute Horlogerie” di Chanel: 172 componenti, 28.800 alternanze/ora, 42 ore di riserva di carica, 29 rubini.

Nello specifico, ci troviamo di fronte ad una gabbia del tourbillon composta da 78 elementi e dal peso di soli 0.581 grammi e il solitario montato sull’asse della gabbia, completa una rotazione in un minuto, rivelando i suoi 65 sfacci: le dimensioni del suddetto diamante sono notevoli (0,18 carati) e non si erano mai viste, adattate alla gabbia di un tourbillon. Il Calibro 5 (tre anni di sviluppo, 172 componenti e 29 rubini), meccanico manuale, con ponti e platina completamente bruniti, per essere efficacemente contenuto in una cassa da 38 mm, presenta un diametro pari a 28,4 mm e dispone di un unico bariletto, al 12, che occupa metà del diametro ed è simmetrico all’apertura della gabbia del tourbillon, al 6. Una simile impostazione, normalmente impone un treno del tempo che attraversa l’asse centrale del movimento, con la ruota dei minuti (o seconda ruota) posizionata proprio al centro, a guidare direttamente la sfera dei minuti: un’architettura, questa, che determina un aumento dello spessore, a causa della sovrapposizione dei ruotismi. 

Indiscutibile la grazia con cui il J12 Diamond Tourbillon accompagna il polso femminile. 

Al contrario, nel Calibro 5, il suo layout circolare ha imposto a Chanel di “distribuire” il treno del tempo sul bordo del meccanismo, bypassando il centro e collocando le rispettive ruote su di un piano, ad ottenere una significativa riduzione dell’altezza, a 6,25 mm.  Conseguentemente, l’indicazione sfalsata verso l’alto di ore/minuti viene resa possibile e i minuti indiretti sono “guidati” da un treno ausiliario di ruotismi: ciò avviene allungando l’albero della ruota dei minuti attraverso la platina per adattarvi una ruotismo (visibile sulla sinistra del quadrante decentrato) che ingrana con una ruota intermedia, trasferendo il moto, mediante opportuni pignoni,  alle ruote sottostanti le lancette. Viene, così, a configurarsi la cosiddetta architettura circolare del movimento, tale da visualizzare un flusso continuo dal dispositivo di carica al tourbillon. Ciò consente, poi, di osservare il tourbillon dall’alto senza ostacoli e i ruotismi che conducono allo scappamento sono di ridotte dimensioni per non determinare marcate sovrapposizioni: il tourbillon volante è montato sulla quarta ruota, quella dei secondi e compie una rotazione di 360° ogni minuto.  E la performance non è da meno, dato che, con bilanciere, a bassa inerzia,  oscillante a 28.800 alternanze/ora, la riserva di carica, non ostante un diamante sul tourbillon, con potenziali effetti perturbatori, è garantita fino a 42 ore. Chanel, poi, ha voluto aggiungere altro contenuto prezioso, con 26 diamanti taglio brillante sulla gabbia del tourbillon (sempre a definire un cerchio) e 23 sulle sfere di ore e minuti a percorrere la scala della minuteria a chemin de fer. In ultimo, il Calibro 5 è contrassegnato dalla “testa di leone” sul fronte posteriore, a certificare la sua appartenenza ai movimenti di manifattura “Haute Horlogerie” di Chanel.  

Quest’immagine esalta l’architettura circolare del Calibro 5, sia nei ponti, sia nella collocazione del treno del tempo sull’arco di cerchio periferico, tra bariletto e tourbillon volante e non in linea diretta tra gli stessi.

 

Il capolavoro del Calibro 5, ossia il posizionamento di un diamante solitario, tagliato ad ottenere 65 facce, sull’asse di rotazione della gabbia del tourbillon, a determinare ogni minuto, riflessi diversi sul quadrante.

Il vestito disegnato da Chastaingt è in ceramica nera lucida (declinazione preziosa) e opaca, con lunetta sviluppata, come sopraindicato dal Direttore Creativo per l’Orologeria in due modi: in acciaio brunito e definita da un anello in ceramica, nero mat, tagliato “a baguette”; in oro bianco completata da 34 diamanti baguette (3,50 carati). La corona è in oro bianco o in acciaio brunito, incastonata con un diamante taglio brillante, e il vetro zaffiro è collocato sia a protezione del quadrante, che integrato al fondello (assicurato da 4 viti). Adattati al polso mediante un bracciale in ceramica (chiusura déployante in oro bianco per la versione con diamanti sulla lunetta e in acciaio per l’altra variante), i due J12 Diamond Tourbillon sono realizzati in serie limitata a 55 pezzi. 

 


Da circa 25 anni, giornalista specializzato in orologeria, ha lavorato per i più importanti magazine nazionali del settore con ruoli di responsabilità. Freelance, oggi è Watch Editor de Il Giornale e Vice Direttore di Revolution Italia

ARTICOLI CORRELATI