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Mido, Ocean Star Tribute Gradient in rosso celebra le Red Bull Cliff Diving World Series

A Polignano a Mare, è andata in scena, lo scorso settembre, la penultima tappa delle Red Bull Cliff Diving World Series, la spettacolare competizione di tuffi dalle grandi altezze, della quale Mido è, dal 2019, Official Performance Partner. Il circuito si concluderà a Sidney, il 15 ottobre. A segnare il tempo di questo evento è stato l’Ocean Star Tribute Gradient, con quadrante sfumato dal rosso al nero: un subacqueo d’impatto rétro, dotato di un movimento performante come il Calibro 80.

Si concluderà il 15 ottobre, a Sidney (Australia), con la proclamazione del vincitore, nelle categorie maschile e femminile, il circuito mondiale Red Bull Cliff Diving World Series, ossia tuffi dalle grandi altezze (27 metri per gli uomini e 21 metri per le donne), sponsorizzato da Mido: la casa orologiera svizzera, dal 2019 è Official Performance Partner del suddetto circuito, condividendone valori quali estrema precisione ed elevate prestazioni. Il 18 settembre scorso ha avuto luogo la settima tappa in programma (dopo quelle svoltesi in America, Francia, Danimarca, Norvegia, Bosnia-Erzegovina e Svizzera) , nella splendida cornice di Polignano a Mare, rinomata località pugliese, in cui la cromia e la disposizione delle case si confonde con le scogliere, per un colpo d’occhio unico. A sfidarsi, i 24 migliori cliff diver del mondo – 12 donne e 12 uomini –, i quali, non ostante il mare increspato e le raffiche di maestrale, di fronte a qualche decina di migliaia di appassionati, hanno dato vita a duelli sul filo del coraggio e della tecnica. 

Suggestive immagini della tappa delle Red Bull Cliff Diving World Series, svoltasi a Polignano a Mare il  18 settembre. Gli atleti hanno gareggiato in condizioni di forte vento e mare increspato. Questo primo scatto è di Dean Treml

Credit: Mauro Puccini

 

Credit: Romina Amato

Credit: Mauro Puccini

In campo femminile, con l’ennesimo trionfo, la fuoriclasse australiana Rihannan Iffland ha ipotecato anche il titolo 2022, mentre, nel settore maschile è apertissima la battaglia che coinvolgerà, a Sidney, senz’altro, almeno tre atleti, racchiusi in soli 40 punti: il campionissimo francese Gary Hunt (nove titoli mondiali già vinti; è stato lui ad aggiudicarsi la gara di Polignano),  l’inglese Aidan Heslop e il romeno Catalin Preda. Alessandro De Rose, il nostro miglior tuffatore da grandi altezze, Friend of the Brand Mido e medaglia di bronzo agli Europei di Nuoto 2022, ha dovuto rinunciare a causa di un infortunio in allenamento e, per l’Italia, erano presenti Elisa Cosetti, giovane wildcard triestina e prima atleta italiana a competere nella divisione femminile della Red Bull Cliff Diving World Series, e le new entry Andrea Barnaba, classe 2004 e Davide Baraldi, che si sono ben comportati. 

Mido Ocean Star Tribute Gradient, in acciaio da 40,5 mm. Vetro zaffiro “glassbox”, ghiera girevole unidirezionale con anello graduato argenté in alluminio nero, corona e fondello serrati a vite. Impermeabilità  fino a 200 metri. Quadrante rosso sfumato degradé, dal rosso al nero, scala della minuteria scorrente tra indici stampati e rifiniti con SuperLuminova, day-date al 3, lancette a bastone luminescenti. Movimento automatico Mido, Calibro 80 (base ETA C07.621), da 11½’’’: spessore di 5,22 mm, 25 rubini, 21.600 alternanze/ora, 80 ore di riserva di carica, massa oscillante decorata a Côtes de Genève. Cinturino in caucciù nero con trama incrociata in rilievo e bordi dentellati. Prezzo: 890 euro.

Il fondello serrato a vite dell’Ocean Star Tribute Gradient è personalizzato con una stella marina lucida in rilievo e con il numero di serie inciso.

Il modello subacqueo protagonista a Polignano a Mare

Mido, durante l’evento di Polignano a Mare, ha presentato il suo nuovo Ocean Star Tribute Gradient, con quadrante rosso sfumato e un cinturino dall’esclusivo look rétro. Prima di descriverlo, si rende necessario fare un salto indietro nel tempo, ricordando come la collezione Ocean Star, lanciata da Mido nel 1944, s’ispira al Faro di Europa Point, punta più meridionale d’Europa, un’installazione architettonica in grado di uscire indenne da qualsiasi tempesta, che dal 1841 sorveglia ininterrottamente lo stretto di Gibilterra, guidando i naviganti nelle acque spesso agitate tra l’Oceano Atlantico e il Mar Mediterraneo: un esempio di affidabilità e di resistenza. E uno sguardo al passato, specificamente agli anni Sessanta, lo si coglie anche nella sfumatura degradé, dal rosso al nero, del quadrante protetto da vetro zaffiro tipo “glassbox” , in cui una scala della minuteria fortemente allungata verso l’interno scorre tra indici stampati e rifiniti con SuperLuminova ed incornicia le finestrelle del day-date al 3 e le lancette a bastone luminescenti. Sotto il profilo strutturale, a confermarne la qualifica di vero e proprio “subacqueo”, questo Ocean Star in acciaio da 40,5 mm, impermeabile fino a 200 metri, prevede una ghiera girevole unidirezionale con anello graduato argenté in alluminio nero (punto in SuperLumiNova bianco al 12), corona e fondello serrati a vite: quest’ultimo è completato con una stella marina lucida in rilievo e numero di serie inciso. Ad animare le lancette e il movimento automatico Mido, Calibro 80 (base ETA C07.621), da 11½’’’ e dallo spessore di 5,22 mm: 25 rubini, 21.600 alternanze/ora, 80 ore di riserva di carica, massa oscillante decorata a Côtes de Genève. Infine, come accennato, per la prima volta, Mido ha dotato l’Ocean Star di un morbido cinturino ispirato a una texture iconica del passato, in caucciù nero semilucido, con fibbia ad ardiglione personalizzata: negli anni ’60, questa tipologia di cinturino in caucciù, si è rivelata un’efficace alternativa per i subacquei grazie alla sua notevole resistenza all’umidità. La Maison di Le Locle ha voluto, allora, trasmettere atmosfere retrò, definendo una trama incrociata in rilievo, bordi dentellati e parte inferiore in rilievo con fori per far respirare la pelle. 


Da circa 25 anni, giornalista specializzato in orologeria, ha lavorato per i più importanti magazine nazionali del settore con ruoli di responsabilità. Freelance, oggi è Watch Editor de Il Giornale e Vice Direttore di Revolution Italia

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