READING

Parmigiani Fleurier, dal cronografo Tonda GT al To...

Parmigiani Fleurier, dal cronografo Tonda GT al Tonda PF da 36 mm   

Parmigiani Fleurier, da circa tre anni, grazie all’impulso vincente del CEO Guido Terreni, ha costruito un new deal che ha sorpreso il mercato, ottenendo un successo oltre ogni più rosea previsione. Tutto è partito, nel 2021, con il concept del Tonda GT, sviluppato, poi, nella collezione Tonda PF, già ampiamente da ritenersi un’icona. Qualità, originalità, savoir-faire e taglio sartoriale si distribuiscono ormai su di un ampio range di tipologie orologiere, compresa la variante da 36 mm, pensata per lei, ma con potenzialità unisex.  

“Ogni singolo progetto va interpretato come una sfida, nel senso di cercare di ottenere curve o angoli a cui prima non si pensava, di partire da un obiettivo e concretizzarlo, di misurarsi con aspetti mai presi in considerazione. In questo, la tradizione orologiera non va considerata come un vincolo, ma come uno stimolo. Nel corso dei secoli la tradizione si è nutrita di sviluppi assolutamente innovativi e, a mio giudizio, deve continuare a farlo. La stessa orologeria non ha rifiutato di acquisire nel suo percorso la curva tecnologica contemporanea. La sfida sta nell’armonizzarsi, sulla base del proprio DNA, con ciò che, oggi, il cliente moderno desidera dal prodotto orologiero. Una sfida avvincente che mi entusiasma affrontare contando sul vantaggio dell’indipendenza, funzionale alla velocità decisionale ed organizzativa, presupposto fondamentale per rispondere efficacemente e rapidamente alle indicazioni del mercato. Non sono molte le aziende orologiere che possono permettersi di agire in questo modo”. Queste le parole di Guido Terreni, appena nominato CEO di Parmigiani Fleurier, alla fine di gennaio del 2021. Detto, fatto, in poco meno di tre anni di lavoro, i risultati ottenuti testimoniano la bontà di strategie di prodotto tali d’aver conferito all’orologio Parmigiani Fleurier quella riconoscibilità che ancora non veniva percepita chiaramente dal pubblico. A tal proposito, sosteneva Terreni: “Ci sono troppe collezioni e non sempre coerenti tra di loro. Per questo focalizzerò l’attività, al fine di fornire al pubblico le chiavi per decodificare correttamente l’essenza della marca, il cui posizionamento di prezzo è importante. Ritengo necessario incanalare e indirizzare la creatività esistente, consapevoli che i prodotti di successo sono quelli che si è saputo rendere  iconici. Un simile lavoro, che sento molto nelle mie corde, non lo può fare solo il designer, ma un manager che si ponga, con competenza e nel pieno rispetto del marchio, tra il brand e il pubblico, al fine di tradurre in modo efficace e mirato un concetto creativo”. 

Il CEO di Parmigiani Fleurier, Guido Terreni.

 

Tonda GT Chronograph Steel, in acciaio da 42 mm, impermeabile fino a 10 atmosfere: quadrante argenté  rifinito con motivo guilloché a “clou triangulaire” e contatori grigi mat; lancette Delta semi-squelette. I pulsanti di forma sono inseriti sul fianco superiore delle anse allungate, a creare un dissimulato spessore sulla carrure. La cronografia è accompagnata dalla complicazione del calendario annuale, espresso sul quadrante bicolore, con la Gran Data al 12 e con la finestrella dei mesi al 3. Il calibro automatico di manifattura è il PF043. Lo illustriamo, equipaggiato con cinturino in gomma grigia.

 

Attraverso il vetro zaffiro integrato sul fondello, fissato da 4 viti, del Tonda GT Chronograph Steel, si può osservare il calibro automatico di manifattura PF043: diametro di 30 mm, spessore di 7,4 mm, 443 componenti, 56 rubini, 28.800 alternanze/ora, 45 ore di riserva di carica, rotore in oro rosa a 22 carati, scheletrato. Finitura a Côtes de Genève e Perlage.  

Tutto questo si è configurato e riassunto nella nuova collezione Tonda PF, in cui emerge chiaro il pensiero del CEO sullo stile di Parmigiani Fleurier, “sartoriale”, espressivo di un minimalismo ricco di sfumature e di una semplicità tratteggiata da un savoir-faire di altissimo livello. Ecco, dunque i diversi modelli della suddetta linea, ossia il Micro-Rotore, il Cronografo, il Calendario Annuale con data retrograda, il Cronografo Rattrapante in serie limitata, e, poi, ancora, l’intuizione geniale del GMT Rattrapante, lo Skeleton, il Flying Tourbillon, il Minute Rattrapante e, last but not least, il Tonda PF Sport. La versione sportiva del Tonda PF è inquadrata sul concetto di “edonismo”, ossia sul piacere che può dare un’impostazione più “importante” ed incisiva sul polso, ma assolutamente non calibrata sulla competizione e sulle prestazioni pure: un orologio sportivo casual, leggermente sbilanciato sull’aspetto “urban. Si tratta di una linea che chiude un primo cerchio del percorso evolutivo del brand avviato da Terreni, perché la sua “mano” ha esordito nella prima parte de 2021 con il Tonda GT, per l’appunto uno sportivo-elegante: nel disegnare quell’orologio, il CEO ha voluto superare il concetto di espressività del segnatempo Parmigiani, basata principalmente sul movimento, dimenticando quanto sia importante la cura dell’habillage, del tratto, della grafica, della pura estetica. Ha cominciato, dunque, ad introdurre curve o angoli a cui prima non si pensava e a misurarsi con aspetti mai presi in considerazione. In particolare, nel Tonda GT Chronograph, tuttora in collezione, Terreni è partito dalla matrice strutturale del Tonda Chronor Anniversaire del 2016 (premio per il miglior cronografo al Grand Prix d’Horlogerie de Genève dell’anno successivo). La “divina proporzione” di Luca Pacioli, principio cardine di ogni modello Parmigiani Fleurier, la ritroviamo nelle anse “a goccia”, aggiornate per una maggiore ergonomia, nel bracciale integrato e nella lunetta zigrinata e smussata, dettaglio iconico “rubato” alla serie Toric. Due sono le varianti Tonda GT Chronograph, da 42 mm, impermeabili fino a 100 metri, entrambe connotate da quadranti bicolori su fondo argenté rifinito con motivo guilloché a “clou triangulaire”, decorativo ma sobrio, e contatori neri, granata e grigi mat, unitamente alle tradizionali lancette Delta semi-squelette.  

Tonda GT Chronograph Rose Gold, in oro rosa da 42, impermeabile fino a 10 atmosfere; quadrante argenté  rifinito con motivo guilloché a “clou triangulaire” e contatori grigi mat. Il movimento automatico di manifattura, calibro PF071, operativo a 36.000 alternanze/ora, è certificato Cronometro dal COSC. Cinturino in gomma grigia.

 

 

Calibro automatico di manifattura PF071, montato sul Tonda GT Chronograph Rose Gold: diametro di 30,6 mm, spessore di 8 mm, 331 componenti, 42 rubini, 36.000 alternanze/ora, 65 ore di riserva di carica, ponte passante del bilanciere, rotore in oro rosa a 22 carati scheletrato, smistamento della cronografia via ruota a colonne. Certificato Cronometro dal C.O.S.C.. Finitura a Côtes de Genève e Perlage.  

Tonda PF Automatic 36 mm, in acciaio con lunetta in platino zigrinata (8,6 mm di spessore), corona a vite, vetro zaffiro, fondo a vista. Impermeabilità fin a 100 metri. Quadrante Silver Sand a finitura guilloché Barley Grain, lancette Delta e indici  in oro bianco. Movimento automatico di manifattura, calibro 770 (25,6 mm di diametro, 3,9 mm di spessore): 29 rubini, 179 componenti, 28.800 alternanze/ora, doppio bariletto, 60 ore di riserva di carica. Bracciale in acciaio integrato. 

 

Il modello Steel, in acciaio, prevede, oltre ai contatori a contrasto, indici a barretta applicati e rodiati, trattati con un rivestimento luminescente nero (utilizzato anche sulle sfere); il cronografo è stato abbinato, poi, ad un’altra complicazione funzionale, il calendario annuale, visualizzato attraverso la Gran Data a doppia finestrella al 12 e il mese digitale al 3, interno al quadrantino dei secondi continui, con doppia scala – a 180° – e doppia sfera: ore crono al 6 e minuti crono al 9 completano il quadro. In tal senso, all’interno pulsa il calibro automatico di manifattura PF043 (28.800 alternanze/ora, 56 rubini, 7,4 mm di spessore), alimentato da un rotore in oro rosa a 22 carati e capace di una riserva di carica d 45 ore. La variante Pink Gold, come per l’esemplare in acciaio, è declinata con bracciale integrato e rastremato o con cinturino in gomma vulcanizzata. Questa si limita alla complicazione cronografica – mantenendo la gran data al 12 -,  ma lo fa al top, dato che il calibro automatico di manifattura PF071, vibra a 5 Hz, è certificato Cronometro dal COSC ed assicura quasi tre giorni di autonomia di marcia (65 ore, sempre con rotore in oro rosa a 22 carati); lo smistamento cronografico avviene mediante ruota a colonne con innesto verticale. L’intento di raggiungere un pubblico più ampio e moderno in un contesto di maggiore freschezza, si è sposato con un’incisiva funzionalità pratica e con la pura performance. Connotati che, nei crono Tonda PF Sport, due anni dopo, sono stati ulteriormente asciugati, per esplicitare, come accennato, una più marcata essenzialità e pulizia estetica, finalizzata ad una portabilità “all day”. La definizione conclusiva dell’offerta Parmigiani Fleurier, improntata sul new deal, ha visto, poi, lo scorso anno un ulteriore step fondamentale a chiudere un tassello mancante, ossia una cassa che si armonizzasse al meglio con un polso contenuto, mantenendo l’emblematica apertura del quadrante largo e ospitando un nuovo movimento automatico interno. Quel tassello è stato chiamato Tonda PF Automatic 36 mm, una misura decisamente muliebre, ma pronta per soddisfare anche la crescente richiesta dell’allure vintage dei formati meno dimensionati. 

In quest’immagine si cattura il segreto del “sertissage invisible” delle baguette che costituiscono gl’indici in due versioni del Tonda PF Automatic 36 mm (acciaio/quadrante Warm Grey – in foto – e oro rosa/quadrante Deep Ruby). Un binario determinato dal dislivello della minuteria rispetto al piano guilloché centrale, crea le condizioni per introdurvi il taglio verticale della pietra e mantenerla in posizione.

Tonda PF Automatic 36 mm nella versione in oro rosa con quadrante Deep Ruby: sfere in oro rosa e indici baguette. Bracciale integrato in oro rosa.

Terreni ha accompagnato il lancio de 36 mm con queste parole: “Mancava un approccio diretto al pubblico femminile. E l’idea su come impostarlo è nata quando ho presentato il Micro-Rotor, nel 2021, orologio che avuto un’ottima accoglienza da parte del pubblico muliebre. È sbagliato pensare che la donna debba per forza vestire determinati colori o abbinamenti cromatici, perché apprezza moltissimo la definizione classica di un orologio maschile. La donna, dunque mi si è configurata non appariscente, raffinata con un gusto profondo del lusso, tale da essere trattata come un cliente esigente di sesso maschile”. Nel contempo sono emerse tutte le potenzialità unisex della versione del Tonda PF da 36 mm, la cui armonia proporzionale sul polso ha ottenuto il consenso di un target maschile discreto, attratto, come accennato, da una taglia vintage su di un orologio contemporaneo. Nel Tonda PF Automatic 36 mm, dallo spessore di 8,6 mm, oltre all’apertura del quadrante, troviamo sottili variazioni cromatiche, discrezione del design e finiture senza compromessi. Disponibili versioni in oro rosa e in acciaio, con lunetta zigrinata, quadranti finemente guilloché e bracciale integrato. Debuttano tre nuove varianti di colori: Silver Sand e Warm Grey per le versioni in acciaio con lunetta in platino e Deep Ruby per la versione in oro rosa. Riguardo al movimento, si tratta del calibro automatico di manifattura PF770 (elaborato partendo dalla base del Calendario Annuale), con doppio bariletto, dotato di una riserva di carica di 60 ore, con massa oscillante in oro rosa a 22 carati. 


Da circa 25 anni, giornalista specializzato in orologeria, ha lavorato per i più importanti magazine nazionali del settore con ruoli di responsabilità. Freelance, oggi è Watch Editor de Il Giornale e Vice Direttore di Revolution Italia

ARTICOLI CORRELATI