Potremmo definire davvero “oceanica” la fortuna del surfista ed esploratore australiano Matt Cuddihy che, secondo quanto rivelato da alcuni post condivisi su Instagram, ha recuperato un Rolex Submariner vintage mentre faceva Snorkeling. Che, per chi non fosse pratico, consiste nella pratica di osservazione del fondale marino con l’ausilio di maschera e boccaglio mentre si nuota in superficie, alternando, a piacere, piccolo immersioni. In questo caso il sub si trovava a poca distanza dal villaggio turistico di Noosa Heads , un paio d’ore di macchina a nord di Brisbane, nello stato di Queensland. In Australia ovviamente.
“Stavo solo facendo snorkeling negli stessi posti in cui vado normalmente qui a Noosa, e sembrava che ci fosse un po’ di sabbia che si era spostata ed esponeva più rocce da fondale del solito. Ho trovato sette pinne da surf incastrate tra le rocce. E guardando oltre, ho notato un Rolex S con il suo cinturino incastrato sotto una roccia. Il vetro era parzialmente rovinato, abraso, dalla sabbia che lo avrà portato avanti e indietro per così tanto tempo”, ha raccontato il surfista che cavalca l’onda sulle tavole longboard ed è 92° in una classifica ad esso dedicata. Adesso dice di essere stato letteralmente “sommerso di messaggi” per il ritrovamento dell’ambitissimo orologio svizzero – che si è rivelato essere un Rolex Submariner Ref. 5513 – e non essendo né un appassionato né un collezionista; anzi sembra essere anche abbastanza deluso dal poco interesse per le pinne da surf che ha recuperato insieme al segnatempo custodito dagli abissi.
A sentire il surfer in questione, e altri avventurieri del mare come lui, non sarebbe la prima volta che la costa australiana concede qualcuno dei suoi tesori, riconsegnando a esploratori e turisti fortunati orologi che hanno tenuto il tempo nelle profondità, trascinati dalla corrente e dalla sabbia nella silenziosa e ovattata solitudine dei fondali. Recentemente è stato registrato il caso di un Citizen Promaster che è poi stato riportato alla vita dopo esser stato trovato su un’altra spiaggia australiana. Ma il ritrovamento di questo Submariner, che si è rivelato essere originale e straordinariamente “funzionante”, non poteva non attirare le dovute e meritate attenzioni. Confermando ancora una volta l’eccellenza garantita dal marchio Rolex.
“Ho scattato una foto con la mia GoPro e ho subito riso pensando che doveva essere un’imitazione di Bali“, ha spiegato il fortunato australiano a H. Zwartz del sito Fratellowatchs. Solo pubblicando le foto sui social e ricevendo alcune perizie si è scoperto trattarsi di un bel Submariner ref. 5513 con quadrante non coevo. “Quando l’ho preso dall’oceano, l’ho lavato con acqua dolce e molta sabbia, sale e corallo si sono staccati. Aveva un cattivo odore e presentava una forte corrosione sulla lunetta, ma la lancetta dei secondi era ancora in movimento. La corona era inceppata, quindi tecnicamente indica ancora l’ora ma non nel mio fuso orario” – ha raccontato – o forse semplicemente, il movimento è ripartito dall’ultima posizione delle sfere che si erano “fermate” insieme al movimento: in attesa d’essere riportate in superficie con la loro cassa Oyster di indubbia solidità. Considerata la storia.
La referenza 5513 del Rolex Submariner, è entrata in produzione nel 1962, quando andò ad “affiancare” la ref. 5512, proponendosi agli avventori di Rolex come una versione più “economica” poiché priva di certificato di cronometro. Privo di data e di annessa lenti Cyclope, esteticamente simile al suo collega con certificazione cronometrica, è rimasto produzione fino al 1989. Molti dei famigerati Milsub appartengono a questa referenza, compresi quelli dati in dotazione alla Marine National francese, e il valore può, aggirarsi tra i 10 e i 20mila euro. Ma andare anche oltre. Alla domanda su “Cosa farà ora con il Rolex?”, il fortunato Mr.Cuddihy ha risposto che lo ha affidato alle mani di un amico fidato che colleziona orologi Rolex. “Lo sta facendo valutare e controllare da alcune persone che sanno davvero cosa stanno facendo“, rilanciando l’attenzione sull’importanza di prendersi cura dei nostri fondali e dei nostri mari. Ciò che sembra essergli davvero a cuore, insieme al surf.
Romano, appassionato di orologi fin dalla tenera età, vivo nel passato ma scrivo tutti giorni per Il Giornale e InsideOver, dove mi occupo di analisi militari e notizie dall’estero. Ho firmato anche sul Foglio, L’Intellettuale Dissidente e altre testate.
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