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GREUBEL FORSEY MECHANICAL NANO, I CALIBRI DEL FUTU...

GREUBEL FORSEY MECHANICAL NANO, I CALIBRI DEL FUTURO     

La Maison, che recentemente ha nominato quale CEO, un manager d’esperienza e provata responsabilità come Antonio Calce, da tempo, attraverso l’Experimental Watch Technology Laboratory guarda al futuro dell’orologeria meccanica, rivolto verso una sempre maggiore miniaturizzazione dei movimenti. Ad oggi, il risultato di tali studi è decisamente indicativo…    

L’orologeria scrive, da quattro secoli, la storia di una miniaturizzazione dei meccanismi che sposta costantemente oltre i propri confini: un percorso cominciato con gli orologi da torre, arrivato oggi a permettere di adattare il segnatempo al polso. Greubel Forsey, giovane Maison operante in una ristrettissima nicchia dell’olimpo dell’Alta Orologeria, dal 2004 si prefigge di cullare e sviluppare ai massimi livelli il savoir-faire della migliore tradizione elvetica, a livello tecnico ed estetico, attraverso talking piece come il Quadruple Tourbillon, il Double Tourbillon 30°, il Tourbillon 24 Secondes, il Grande Sonnerie, il QP à Equation, il Differentiel d’Egalité, solo per fare alcuni esempi, portando avanti collaborazioni con importanti Maestri Orologiai, per favorire l’evoluzione e non la rivoluzione dell’orologeria. In un simile contesto operativo, da oltre dieci anni a questa parte, l’EWT (Experimental Watch Technology) Laboratory, il laboratorio sperimentale della Maison di La Chaux-de-Fonds, sta operando nella massima segretezza per oltrepassare i limiti della miniaturizzazione meccanica. Un lavoro che,  nel 2014, ha portato alla realizzazione di un primo prototipo dimostrativo. Un secondo prototipo, dotato di un meccanismo orologiero è stato messo a punto nel 2016. Tali prototipi, di fatto, hanno aperto le porte dell’universo Mechanical Nano, spingendo sempre di più l’orologeria verso l’infinitamente piccolo. L’attività di ricerca di Greubel Forsey sulla “Mechanical Nano” ha portato a scoperte straordinarie, avvalorate da test svolti in laboratorio. Ha reso possibile, cioè, la realizzazione di quello che è, da oltre due secoli, il sogno di qualsiasi orologiaio: prescindere dalle limitazioni legate allo spazio. La tecnologia “Mechanical Nano” apre scenari sconfinati proprio per le sue caratteristiche intrinseche, tra cui il numero ridotto dei componenti necessari al funzionamento, il che si traduce in un volume minimo, oltre che in un consumo energetico straordinariamente basso. Mediante l’approccio Mechanical Nano, infatti, Greubel Forsey ha rivisto per intero il calibro dell’orologio e ne ha ridotto l’ingombro e il bisogno di energia, secondo le stesse proporzioni con cui, più di un secolo fa, gli orologiai riducevano il movimento al fine di realizzare un orologio da polso. A tal proposito, l’energia necessaria al funzionamento di un meccanismo di un orologio da polso ha rappresentato, finora, una limitazione importantissima sulla strada della creatività e dell’innovazione nel settore orologiero. L’universo “Mechanical Nano” permette di accedere a un ventaglio di possibilità, e ottenere una riserva di carica di diversi mesi: non è più un sogno irrealizzabile. Ad esempio, la Casa di la Chaux-de-Fonds, ha dimostrato come sia possibile fornire energia a un meccanismo orologiero sfruttando la sola forza sprigionata da una corrente d’aria all’interno del movimento. E non è finita qui, perché, grazie all’approccio della “Mechanical Nano”, è possibile creare nuove complicazioni orologiere, quale, ad esempio,  l’Indicatore di Frequenza. 

Il prototipo in cui Greubel Forsey ha adottato la seconda applicazione del concept Mechanical Nano.  Si tratta di un solotempo con secondi foudroyanti saltanti. Si percepisce la forte riduzione dell’ingombro spaziale da destinare al movimento.

 

Nel meccanismo miniaturizzato, i secondi foudroyanti saltanti (e la relativa piccola lancetta) sono connessi direttamente alla ruota di scappamento. La visualizzazione dei secondi foudroyanti avviene su di un quadrantino perpendicolare al piano del quadrante.

Dispositivo classico dei secondi saltanti foudroyanti. Accanto al treno del tempo classico, un secondo treno del tempo dedicato specificamente al sistema dei secondi foudroyanti saltanti, evidenziato in giallo, si diparte da un secondo bariletto e si sincronizza a livello della ruota di scappamento – una porzione della quale si scorge in basso a destra – in modo intermittente, al fine di suddividere in parti eguali i secondi ed offrirne una lettura più chiara.

In sostanza, nella prima applicazione di questi principi alla meccanica orologiera, concretizzatisi nel trasferimento di energia dal bariletto al treno del tempo, costituito da  ruota dei minuti, ruota mediana, ruota dei secondi, scappamento, ancora e bilanciere, a parità di platina, dal diametro di 35 mm, si è ottenuto, rispetto ad uno schema tradizionale, una riduzione dell’ingombro spaziale del 90%, l’aumento della riserva di carica, da 3 giorni a 180 giorni, e la riduzione di 1/3 dei componenti. 

La seconda applicazione, risalente a circa due anni or sono, si è concretizzata nel Nano Foudroyante EWT, con specifico riferimento, evidentemente, ai secondi foudroyanti saltanti, arrivando ai seguenti risultati: riduzione dell’ammontare di energia consumata di un fattore pari a 1.800; 96% di spazio utilizzato in meno se rapportato ad un meccanismo foudroyante convenzionale; deposito del brevetto. Entrando nel dettaglio, bisogna partire dalla premessa che, al fine di ridurre l’energia richiesta ad un livello nanometrico, ci si può indirizzare su due strade: ridurre l’inerzia dei componenti, ridurre la frizione. Greubel Forsey, dopo aver effettuato degli studi teorici, ha voluto estendere l’applicazione anche al suddetto meccanismo dei secondi saltanti foudroyanti. Nel sistema tradizionale, al fine di indicare gli istanti che dividono i secondi in frazioni, in funzione della frequenza del bilanciere, è fondamentale incorporare nel movimento, assieme al treno del tempo classico, un secondo treno del tempo dedicato specificamente al sistema dei secondi foudroyanti saltanti: questo si diparte da un secondo bariletto e si sincronizza a livello della ruota di scappamento in modo intermittente, al fine di suddividere in parti eguali i secondi ed offrirne una lettura più chiara. Lo scopo del dispositivo innovativo elaborato da Greubel Forsey è stato quello di ridurre drasticamente le esigenze di energia per la visualizzazione dei secondi foudroyanti, definendone, come sopraaccennato, la misurazione sulla scala dei nanojoule e operando sulla riduzione sia dell’inerzia che delle frizioni. A tal fine è stato creato un segnatempo, dove i secondi foudroyanti saltanti (e la relativa piccola lancetta) sono connessi direttamente alla ruota di scappamento.

 

Dispositivo meccanico “nano”, diretto, relativo all’indicazione dei secondi foudroyanti: consiste in un asse su cui, da un lato è calettata la lancetta dei secondi foudroyanti e, dall’altro, un ingranaggio tronco-conico doppio sullo stesso asse (integrato da una molla a spirale che evita l’inevitabile flottaggio della piccola sfera saltante dei secondi foudroyanti ad ogni step), con un momento d’inerzia molto basso, che ingaggia una doppia ruota dentata solidale al pignone della ruota di scappamento.

 

La visualizzazione dei secondi foudroyanti su di un quadrantino perpendicolare al piano del quadrante, avviene mediante una piccola sfera della lunghezza di 1,4 mm, la cui lettura è facilitata attraverso una lente a 23 ingrandimenti applicata su di un’apertura, assimilabile ad una corona, collocata al 9 sulla carrure.

Tale dispositivo consiste in un asse su cui, da un lato è calettata la lancetta dei secondi foudroyanti e, dall’altro, un ingranaggio tronco-conico doppio sullo stesso asse (integrato da una molla a spirale che evita l’inevitabile flottaggio della piccola sfera saltante dei secondi foudroyanti ad ogni step), con un momento d’inerzia molto basso, che ingaggia una doppia ruota dentata solidale al pignone della ruota di scappamento: ciò sta a significare che l’ulteriore treno del tempo – a partire dal bariletto – non è più richiesto per assicurare la suddivisione frazionaria dei secondi, dato che tale informazione è ottenuta direttamente dalla ruota (di scappamento), che distribuisce e “batte” il ritmo dell’energia del movimento (il cui consumo, come sottolineato precedentemente, può essere espresso in nanojoules ossia “nJ”). La visualizzazione dei secondi foudroyanti su di un quadrantino perpendicolare al piano del quadrante, avviene mediante una piccola sfera della lunghezza di 1,4 mm, la cui lettura è facilitata attraverso una lente a 23 ingrandimenti applicata su di un’apertura, assimilabile ad una corona, collocata al 9 sulla carrure. Attraverso una puntuale analisi meccanica e matematica del sistema tradizionale e di quello sviluppato da Greubel Forsey per l’indicazione dei secondi foudroyanti, dipendente dalla coppia di partenza, dal momento d’inerzia sulla ruota di scappamento, dall’incidenza sull’amplitudine del bilanciere e dai diversi assorbimenti della coppia lungo il treno del tempo, il dispositivo classico dei secondi saltanti foudroyanti consuma 30 microjoules ogni step frazionario, mentre il meccanismo dei secondi saltanti nano-foudroyanti  consuma soli 16 nanojoules ogni step frazionario, ossia 1.800 volte di meno. Greubel Forsey ha testato anche un ulteriore dispositivo, concettualmente identico, ma con visualizzazione tradizionale dei secondi foudroyanti, e impiego di un sistema di scorrimento dei perni su diamanti brevettati dalla Maison, in luogo dei rubini (e conseguente inutilità dei lubrificanti), tale da ridurre il consumo di energia a 5 nanojoules ogni salto della piccola sfera dei secondi foudroyanti, ossia 6.000 volte in meno rispetto al medesimo salto nell’ambito di uno schema meccanico tradizionale; inoltre, lo spazio occupato è 25 volte inferiore..

L’era Mechanical Nano è sempre di più una realtà oggettiva e, in tal senso, ne attendiamo, con grande interesse gli ulteriori sviluppi da parte di Greubel Forsey.   


Da circa 25 anni, giornalista specializzato in orologeria, ha lavorato per i più importanti magazine nazionali del settore con ruoli di responsabilità. Freelance, oggi è Watch Editor de Il Giornale e Vice Direttore di Revolution Italia

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