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Hamilton Intra-Matic Chronograph H, il fascino del crono manuale dall’allure vintage

La Casa statunitense, dal 1974 nel portafoglio brand dello Swatch Group, rivisita due suoi cronografi manuali, denominati “A” e “B”, realizzati nel 1968, con quadranti tipo “panda”, mantenendone tutte le principali caratteristiche.

La fine degli anni ’60 vide Hamilton impegnata, dopo l’acquisto della Büren, nell’elaborazione e sviluppo, accanto a Breitling, Heuer e Dubois-Dépraz, del Calibre 11, il primo movimento cronografico automatico con microrotore della storia dell’orologeria, lanciato durante la fiera di Basilea del 1969 e, quasi contestuale con lo Zenith El Primero a rotore centrale (fu presentato nel gennaio dello stesso anno). Era un periodo molto delicato per l’orologeria meccanica e per lo Swiss Made e quel progetto costituì una sfida non indifferente, considerata l’”esplosione” dei movimenti al quarzo del Far East, assolutamente precisi e decisamente economici. La Casa di Lancaster (Pennsylvania), allora ancora statunitense, nel medesimo periodo, insistette sulla meccanica cercando di ottimizzare la qualità/prezzo e, nel 1968, lanciò il Chronograph “A” e “B”, evidentemente a carica manuale, con un’estetica allora in auge, ad affissione bi-compax e centrata sul quadrante “panda”, bianco con contatori neri azurée (versione “A”) e nero con contatori bianchi (variante “B”); immancabile la scala tachimetrica periferica, mentre i pulsanti erano a pompa. 

Hamilton Chronograph “A”, in acciaio, risalente al 1968: vetro bombato, pulsanti a pompa. Affissione bi-compax, con secondi crono centrali, minuti crono al 3, secondi continui al 9; scala tachimetrica periferica su 1.000 unità/h. Quadrante bianco mat con contatori neri azurée, lancette a bastone. Movimento meccanico manuale, calibro Valjoux 7730: 18.000 alternanze/ora, 17 rubini, 45 ore di riserva di carica, smistamento della cronografia a camme e innesto orizzontale.  

 

Hamilton Chronograph “B”, in acciaio, risalente al 1968. Medesime caratteristiche del Chronograph “A”, ma con quadrante nero mat e contatori bianchi azurée.  

 

Il meccanismo interno era il calibro Valjoux 7730,  a sua volta derivato e quasi identico al Venus 188, se non per qualche piccolo particolare, come, ad esempio, la presenza di un porta-pitone mobile. Va ricordato che, in quel periodo, molti fabbricanti di ébauches, come Venus e Landeron, per i motivi suesposti, furono costretti a chiudere l’attività e Valjoux ne profittò per rilevare, tra l’altro, la Venus con il suo portafoglio di calibri meccanici. Per cercare di mantenere un prezzo contenuto e competitivo, Valjoux interruppe la produzione di movimenti crono con smistamento via ruota a colonne, di prestigio e qualità ma costosi, per concentrarsi su varianti con smistamento a camme e innesto orizzontale: il risultato fu la definizione di un prezzo al pubblico inferiore ai 100 dollari e, per l’esattezza, di 95,5 dollari. Il calibro Valjoux 7730, pur non essendo qualificato dalla ruota a colonne, presentava caratteristiche di robustezza e resistenza e riscontri dignitosi in termini di precisione: 14’’’ (31,05 mm di diametro), 17 rubini, 18.000 alternanze/ora, 45 ore di riserva di carica, possibilità di gestire i minuti crono sia su 30 che su 45 unità.

Hamilton American Classic Intra-Matic Chronograph H, in acciaio da 40 mm (14,35 mm di spessore), vetro zaffiro bombato con doppio trattamento antiriflesso, pulsanti a pompa, anse geometriche e allungate, fondello serrato a vite; impermeabilità fino a 100 metri. Quadrante bianco con contatori neri azurée (minuti crono al 3 e piccoli secondi al 9), secondi crono centrali con lancetta laccata nera, scala tachimetrica periferica su 400 unità/h; lancette a bastone e carré soprastanti gl’indici applicati con SuperLumiNova. Movimento meccanico manuale, calibro H-51, 60 ore di riserva di carica. Cinturino in pelle nero con fibbia ad ardiglione. Prezzo: 1895 euro.

 

Il fondello dell’Hamilton American Classic Intra-Matic Chronograph H, in acciaio lucido è serrato a vite e contribuisce al raggiungimento di un dato d’impermeabilità pari a 10 atmosfere.   

Oggi, Hamilton (dal 1974, di proprietà dello Swatch Group e, dal 2003, con sede a Bienne, in Svizzera), ha deciso di riproporre un mix accattivante dal sapore vintage, ispirato dai due modelli del 1968, ossia il quadrante “panda” su visualizzazione bi-compax, meccanismo cronografico manuale e pulsanti a pompa: furono quelli gli antesignani dell’orologio sportivo-elegante, attualmente una scelta tecnico-estetica molto frequentata dalle aziende orologiere, in tutti i segmenti di mercato. In tal senso, per il nuovo Intra-Matic Chronograph H, Hamilton ha sviluppato con la ETA un meccanismo manuale d’avanguardia, partendo dalla base Valjoux 7753 con minuti crono al 3, smistamento della cronografia sempre a camme e innesto a pignone oscillante, denominato H-51: 30 mm di diametro, 27 rubini e 28.800 alternanze/ora. La riserva di carica è stata portata a 60 ore, la regolazione fine avviene su racchetta, ed imponente è il ponte del dispositivo cronografico con finitura personalizzata da Hamilton. La Maison ha vestito questo motore, in stile American Classic, con una cassa d’acciaio, da 40 mm (spessore di 14,35 mm), impermeabile fino a 10 atmosfere, dato a cui contribuisce decisamente il fondello lucido chiuso a vite. Spiccano strutturalmente, come accennato, i pulsanti crono “a fungo” ben sporgenti dalla carrure, caratteristici proprio dei crono sportivi dei Sixties, e i quadranti tipo “panda” sono protetti da un vetro zaffiro fortemente bombato e trattato antiriflesso, nella duplice opzione del nero con contatori bianchi e viceversa: il fondo è mat mentre  i due contatori (disposti sull’asse orizzontale, a configurare un mood bi-compax) sono rifiniti azurée. 

Hamilton American Classic Intra-Matic Chronograph H, in acciaio da 40 mm. Versione con quadrante nero mat e contatori bianchi azurée (secondi crono centrali con lancetta laccata bianca). Bracciale in acciaio a maglia milanese con fibbia déployante. Prezzo: 1945 euro.

 

Calibro H-51, meccanico manuale, che equipaggia l’Hamilton American Classic Intra-Matic Chronograph H: 30 mm di diametro, 28.800 alternanze/ora, 27 rubini, 60 ore di riserva di carica, regolazione fine su racchetta. Smistamento della cronografia a camme e innesto a pignone oscillante. Da notare il ponte del dispositivo cronografico con finitura personalizzata da Hamilton.

Il SuperLuminova, come per l’originale, sovrastante gl’indici applicati e sfaccettati e distribuito sulle lancette a bastone, richiama il colore patinato che il radio acquisisce con il tempo, dalla tonalità beige (la sfera dei secondi crono, è laccata bianca o nera a contrasto).  Gli orologi sono disponibili sia con cinturino in pelle nera – fibbia ad ardiglione -, che con bracciale a maglia milanese, chiuso mediante fibbia déployante.

In conclusione, va rimarcato il buon rapporto qualità/prezzo che connota Hamilton e che consente di mettere a disposizione del pubblico l’allure evergreen del cronografo manuale di livello a prezzi interessanti, stabiliti a partire dai 1.895 euro al pubblico per le versioni con cinturino in pelle, fino ad arrivare ai 1.945 euro delle varianti con bracciale.  


Da circa 25 anni, giornalista specializzato in orologeria, ha lavorato per i più importanti magazine nazionali del settore con ruoli di responsabilità. Freelance, oggi è Watch Editor de Il Giornale e Vice Direttore di Revolution Italia

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