La modernità nel disegno di Corum

Il mood contemporaneo e identificativo della Maison di la Chaux-de-Fonds, trova dei significativi interpreti nell’Admiral Legend e nell’Heritage Corum Lab 01, dove Corum ha disegnato un’architettura tecnica moderna all’interno di una cassa in acciaio Damasco.   

Sono quattro i pilastri fondamentali nei quali si distribuisce la proposta orologiera di Corum, ossia Admiral, Corum Bridges, Heritage e Bubble e prevede un totale di circa 150 referenze distribuite su di un range di prezzo dai 2.000 euro, fino a oltre un milione di euro. Ciò significa che l’offerta è assai eterogenea e calibrata su diversi target di pubblico ed esigenze funzionali. E già, perché l’orologio Corum da sempre, ha avuto una stretta connessione con la funzionalità e la destinazione d’uso, che sia sportiva, elegante, disruptive ed eccentrica, oppure tecnologica. Evidentemente la collezione che maggiormente si presta, sia a livello d’identificabilità, che di awareness accreditata presso il cliente finale è l’Admiral, nata nel 1983, l’imprinting sporty di Corum, con la sua cassa ottagonale e le sue bandiere nautiche in luogo degl’indici, al punto tale da differenziarsi in ulteriori interpretazioni. Una linea che, nel 2010, è stato reinterpretata in termini moderni nell’Admiral Legend, una cassa filante e razionalizzata nei rapporti tra singole componenti, più “immediata” e meno “complicata”, dal diametro ridotto a 42 mm.  

Un palcoscenico ideale per accogliere la tendenza alla livrea total black, ricercata ed abbinabile sia ai completi formali che casual. “Da sempre, Corum si impegna a sviluppare e trasformare le diverse collezioni contemporaneamente. In passato abbiamo già proposto il Golden Bridge nella variante in titanio nero, mentre quest’anno presenteremo un nuovo Coin Watch in rutenio. Perciò abbiamo voluto apportare una ventata di modernità alla collezione Admiral con questo esemplare total black ”, sottolineano presso l’Ufficio Stile del brand. Ci si riferisce alla variante Legend 42 in “nero totale”, un prima assoluta per la Maison, in acciaio con trattamento PVD nero (spessore di 9,5 mm e fondello a vista avvitato, impermeabile fino a 5 atmosfere), e sul quadrante in ottone brunito, azurèe sul fondo, spicca, a rilievo, la placca centrale, ton sur ton, sviluppata a raggiera sugli indici a bandiere nautiche (al 3 si apre sulla finestrella del datario) e integrata con i piccoli secondi al 6; le lancette sono Dauphine rivestite con SuperLuminova, mentre il cinturino è in caucciù vulcanizzato, nero ovviamente. Il team di designer ha aggiunto che “questa nuova declinazione Admiral trae ispirazione dalle moderne imbarcazioni con scafo in carbonio”, un luxury style, proposto, infatti, in serie limitata a 100 esemplari: il movimento automatico adottato è il calibro CO 395 (27 rubini, 28.800 alternanze/ora, 42 ore di riserva di carica). Ecco, poi, la collezione “tecnologica”, ossia la Heritage, nella declinazione Corum Lab, due concetti, “heritage” e “lab”, evocativi di un approccio contemporaneo, ispirato dal passato ma proiettato nel futuro. 

Heritage Corum Lab 01 in titanio grado 5 trattato DLC nero e satinato, con inserti incisi in caucciù, su carrure e corona di colore bianco. Calibro automatico CO 410, microrotore in alto e,  in basso, bariletto. Edizione limitata a 99 esemplari.

Lanciata alla fine del 2018 è stata integrata quest’anno dalle versioni 01, una realizzata in acciaio Damasco e l’altra in titanio grado 5, entrambe trattate DLC nero e sviluppate su cassa tonneau da 39,89 x 55 mm (spessore di 11,75 mm). L’acciaio Damasco,  riconoscibile per le sue sinuose venature (si tratta di una lega, utilizzata dai produttori di coltelli e spade), è il risultato di un particolare e “segreto” processo artigianale, risalente al IV secolo d.C., epoca in cui l’antica città di Damasco era famosa per i fabbricanti d’armi e la sofisticata tecnica metallurgica; noto per l’eccezionale durezza e resistenza alla rottura, la sua formula produttiva originaria è avvolta nel mistero. Tuttavia, i progressi tecnologici attuali hanno consentito a Corum di riprodurre un acciaio Damasco con caratteristiche simili a quelle dell’antica lega. La variante di Heritage Corum Lab 01 in acciaio Damasco è realizzata in serie limitata a 100 esemplari: sulla carrure e sulla corona, presenta degli inserti incisi in cacciù (verde acido o blu).

Heritage Corum Lab 01, su cassa tonneau da 39,89 x 55 mm, in acciaio Damasco trattato DLC nero, riconoscibile per le sue sinuose venature. Sulla carrure e sulla corona presenta degli inserti incisi in cacciù verde acido. Edizione limitata a 100 esemplari. 

Il calibro automatico di manifattura CO 410, sempre di forma tonneau, scheletrato sul quadrante grigio scuro satinato, bordato internamente nella stessa tonalità del caucciù (così come il Superluminova sulle sfere), misura 38,3 x 32 mm, è alimentato da un microrotore, pulsa alla frequenza di 28.800 alternanze/ora, prevede 27 rubini e 50 ore di riserva di carica: sotto al quadrante squelette è possibile, in alto, osservare il microrotore e, in basso, il bariletto con tamburo tagliato su componenti elicoidali sovrapposte. L’edizione in titanio grado 5 trattato DLC nero e satinato, è limitata a 99 esemplari (inserti in gomma rossi o bianchi) e, come quelle in acciaio Damasco, si allaccia al polso mediante un cinturino in caucciù nero.  


Da circa 25 anni, giornalista specializzato in orologeria, ha lavorato per i più importanti magazine nazionali del settore con ruoli di responsabilità. Freelance, oggi è Watch Editor de Il Giornale e Vice Direttore di Revolution Italia

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