Phillips a Hong Kong

Il 25 e il 26 novembre, a Hong Kong, Phillips terrà l’asta “Nine”, durante la quale, tra l’altro, faranno l’esordio sul mercato collezionistico oltre 50 pezzi moderni e vintage.

Facendo seguito ai successi primaverili, durante i quali sono stati raggiunti record assoluti per battute d’asta in territorio asiatico, ottenendo il 100% del venduto per l’evento tematico “Phillips & Blackbird: SPORTS”, Phillips in Associazione con Bacs & Russo, ha presentato gli highlights, della battuta d’asta “The Hong Kong Watch Auction: NINE”. Questa avrà luogo nei giorni 25 e 26 novembre, e verrà suddivisa in due sessioni: Sessione Pomeridiana del 25 novembre, intitolata FIRST, sarà concentrata su più di 50 modelli che appaiono per la prima volta in asta, appartenenti a privati, tra i quali spicca la ref. 5002G di Patek Philippe, esemplare pluricomplicato e, probabilmente, unico in oro bianco; Day Session del 26 novembre, in cui sfileranno più di 260 pezzi, sia vintage che moderni, di brand leader come Patek Philippe, Rolex, Omega, A. Lange & Söhne, Vacheron Constantin, Audemars Piguet, IWC e Jaeger-LeCoultre. Thomas Perazzi, capo del dipartimento orologi di Phillips per l’Asia, ha voluto sottolineare: “FIRST, ospita l’esordio assoluto in asta di modelli d’eccezione, che siamo onorati di aver potuto assemblare. Dall’incredibilmente raro Patek Philippe Referenza 5002G, all’appeal del Rolex Cosmograph Daytona Referenza 6265 con quadrante “tropical” Panda, la vendita all’incanto offre ai collezionisti l’opportunità di acquistare orologi di grande interesse, mai apparsi in asta prima d’ora. Inoltre, nella Day Session del 26 novembre, saremo orgogliosi di presentare esemplari contemporanei e d’epoca realizzati dalle più rinomate e prestigiose Maison internazionali. Tra di essi, cito un raro esempio di Rolex (ref. 6238), versioni da tasca eccezionali e uniche di Patek Philippe, una splendida collezione di Nautilus di Patek Philippe, così come un’interessantissima selezione di Omega Speedmaster”.

Illustriamo, qui di seguito, alcuni Highlights dell’evento FIRST del 25 novembre:

Patek Philippe, ref. 5002G. Orologio astronomico, probabilmente unico, in oro bianco con doppio quadrante (la particolarità sta proprio nel quadrante “recto”, non, consuetudinariamente, come la variante in platino, bianco con numeri romani applicati, ma nero con numeri romani dipinti in rosso): ripetizione minuti “cattedrale”, tourbillon, calendario perpetuo con data retrograda, età e fasi lunari, orbita della luna, carta del cielo, tempo siderale. Ispirato dal modello da tasca Star Caliber 2000, è stato realizzato nel 2012.
Stima d’asta: 6.200.000 – 11.000.000 HKD (1 euro = 8,7 HKD).

Rolex, Referenza 6265 con quadrante “tropical” Panda, ossia con configurazione centrale Panda e fascia esterna della minuteria “tropical”. Cronografo in acciaio, nella configurazione “Paul Newman”, la cui rarità sta nel fatto che Phillips nel corso della sua attività, ha venduto solo tre esemplari con quadrante “tropical” Panda e tutti appartenenti alla referenza 6263: questo è il primo di questa tipologia ad appartenere alla referenza 6265. Risalente al 1972.
Stima d’asta: 2.200.000 – 4.000.000 HKD (1 euro = 8,7 HKD).

Illustriamo, qui di seguito, alcuni Highlights dell’evento Day Session del 26 novembre:

Patek Philippe, Referenza 8662/2, in oro giallo. Tra il 1967 e il 2000 Patek Philippe ha prodotto piccoli modelli da tasca, pezzi unici, recanti il fondo dipinto con smalti. L’esemplare in oggetto, è stato realizzato da Marthe Bischoff, una delle più abili esecutrici di questa tecnica di smaltatura “miniaturizzata”. Nella fattispecie, il decoro riguarda una scena ripresa da un paesaggio olandese dipinto da Salomon van Ruysdael, maestro del XVII secolo. L’orologio è stato completato nel 1975.
Stima d’asta: 1.300.000 – 2.500.000 HKD (1 euro = 8,7 HKD)

Rolex, Referenza 6538, raro, in acciaio con grande corona e quadrante “four liner”. La seconda serie della ref. 6538, molto probabilmente prodotta nel terzo trimestre del 1956, fu concentrata su casse numerate dalla 158.100 alla 158.400. Questa illustrata è la cassa n. 158.102, la prima appartenente alla seconda serie. Il quadrante è ben conservato, la lunetta è una “no hash” originale, il triangolo al 12 riprende quello presente nella ref. 6200. Reca, sopra al 6, la scritta relative all’impermeabilità, sotto ad essa “SUBMARINER” e, sotto ancora, OFFICIALLY CERTIFIED CHRONOMETER. La rarità assoluta di questa particolare ref. 6538, è confermata dal fatto che solo 5 esemplari sono apparsi sul mercato collezionistico negli ultimi anni, dei quali solo due nella configurazione “four liner” del quadrante.
Stima d’asta: 2.800.000 – 5.000.000 HKD (1 euro = 8,7 HKD)

Omega, Referenza BA145.022 69, cronografo in oro giallo con lunetta bordeaux, “Apollo XI” inciso sul fondello. Il 20 luglio 1969, il modulo lunare Apollo XI atterrò sulla Luna: Neil Armstrong e Buzz Aldrin divennero i primi uomini a calpestare il suolo lunare e, al loro polso, durante quest’impresa epocale, vi era l’Omega Speedmaster Professional, “the first watch worn on the moon”. La referenza in oggetto dell’Omega Speedmaster Professional, venne realizzata dopo lo storico evento, per onorarne la memoria. Omega ne produsse 1.014 esemplari. Quello illustrato è il numero 626, con fondello inciso con i riferimenti dell’impresa. L’impatto estetico è forte, con il quadrante gold percorso da indici in onice e con lunetta bordeaux incisa con la scala tachimetrica. Risalente al 1969.
Stima d’asta: 195.000 – 350.000 HKD (1 euro = 8,7 HKD)


Da circa 25 anni, giornalista specializzato in orologeria, ha lavorato per i più importanti magazine nazionali del settore con ruoli di responsabilità. Freelance, oggi è Watch Editor de Il Giornale e Vice Direttore di Revolution Italia

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