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TAG Heuer Carrera Skipper, dopo 40 anni ritorna lo yachting watch della Maison 

Era il 1968, quando la Casa, dopo la partnership dell’anno precedente in Coppa America con il New York Yacht Club e il suo 12 metri “Intrepid”, lanciò un vero e proprio cronografo “regatta”, denominato Skipper. Si connotava per il contatore dei minuti su 15 unità con funzioni di countdown e tricolore, uno dei quali a riprodurre perfettamente quello del ponte dell’Intrepid. Oggi, TAG Heuer ne lancia una nuova edizione, in cui l’originale vive in un’interpretazione d’avanguardia. 

È stata sorprendente la scelta di TAG Heuer, di  riproporre un suo modello decisamente riconosciuto, ma, probabilmente non notissimo, lo Skipper. La sua è una storia affascinante, legata ai valori della competizione e della sfida, che raccontiamo in sintesi. Gli appassionati di vela ricorderanno senz’altro l’Intrepid (New York Yacht Club), un “12 metri” rivoluzionario che, nel 1967, si aggiudicò la Coppa America, sconfiggendo gli australiani di Dame Pattie (Royal Sidney Yacht Squadron) nelle acque di Newport, infliggendogli un secco 4 a 0. Quella barca – tra le soluzioni innovative, ricordiamo lo scafo foderato con tessuto di terilene, chiglia con timone separato e trimmer, coperta su due livelli, due aperture a prua per l’uscita dello spinnaker, boma ribassato in titanio – ora “riposa” proprio presso il  molo di Newport e si distingue, nell’ambiente, per l’inconfondibile colore azzurro/verde del ponte. Tale cromia ispirò, all’epoca, uno degli orologi vintage più iconici al giorno d’oggi: l’Heuer Skipper, ref. 7754, detto anche “Skipperera”. Dal ponte dell’Intrepid sono state rimosse letteralmente schegge di vernice per garantire che la tonalità corrispondesse a quella impiegata sui contatori di quell’esemplare, sviluppato nel 1967, prima di entrare in produzione nel 1968. Va sottolineato che Heuer fu “Official Timing Partner” di Intrepid, in virtù dell’amicizia tra Jack Heuer, allora al timone della Maison, e Walter Haynes, Presidente di “Abercrombie and Fitch”, marchio leader, all’epoca, nel settore dell’abbigliamento sportivo di lusso – per il quale Heuer produceva, dalla metà degli anni ’40 modelli brandizzati, quali il Solunar che portò, nel decennio successivo al lancio dei cronografi Seafarer e Mareographe per la misurazione delle maree -, coinvolto nell’organizzazione della difesa della Coppa delle 100 Ghinee. 

Il 12 metri Intrepid , che si aggiudicò la Coppa America nel 1967, del quale Heuer fu “Official Timing Partner”, la cui vittoria la Maison celebrò con lo Skipper. Si può notare il colore del ponte, un misto tra verde e azzurro, denominato “Intrepid Teal”.

Carrera Skipper, edizione 2023, in acciaio da 39 mm, impermeabile fino a 100 metri; vetro zaffiro tipo “glassbox”, lunetta assente, pulsanti a pompa. Quadrante blu satinato soleil circolare, flangia esterna con scala dei secondi crono; contatori: countdown su 15 minuti in tre colori, al 3, piccoli secondi al 6 (con datario a finestrella), ore crono al 9 in azzurro/verde. Lancette a bastone luminescenti, indici a barretta applicati e luminescenti.  Automatico di manifattura, calibro TH20-06: 28.800 alternanze/ora, 80 ore di riserva di carica. Cinturino in tessuto blu, fibbia déployante in acciaio. Prezzo: 6.850 euro. 

Nello specifico, la Maison fornì all’equipaggio di Intrepid un set di stop-watches specifici per misurazioni in navigazione e dei modelli da polso Aquastar, dotati di un particolare countdown timer da regata (un disco bianco e rosso che ruotava sotto a una serie di cinque fori), predisposto per le partenze. Per celebrare la vittoria, la Maison realizzò il succitato Skipper, ref. 7754, un cronografo bi-compax da 36 mm, con secondi continui al 9 e con il contatore dei minuti-countdown, al 3, su 15 unità suddiviso in tre segmenti da 5 minuti l’uno: ciascuno di essi prevedeva un colore diverso, con l’arancione carico per i 5 minuti dalla partenza (Regatta Orange), il verde scuro a rappresentare la tonalità di alberi/sartiame e cime (Lagoon Green) e un colore a metà tra azzurro e verde, a riprodurre, come sopra anticipato, quello del ponte del 12 metri statunitense (Intrepid Teal). Lo Skipper venne prodotto su diverse casse, ma quella per cui è apprezzato e richiesto è la Carrera, alla quale va aggiunto, oltre al mix cromatico descritto, il quadrante sunray blu intenso: l’orologio rimase in catalogo fino al 1983. Prima della riedizione di quest’anno, 40 anni dopo gli ultimi esemplari realizzati, per amore di verità, ne è stata prodotta un’edizione limitata “for Hodinkee” (125 pezzi), il noto portale web orologiero newyorkese, nel 2017, in acciaio da 39 mm, bicompax con unico contatore dei minuti tricolore al 9 – non sottoforma di countdown e su 30 unità – e con datario a finestrella al 3 su quadrante blu; è stato mantenuto al 12, come nell’originale, il logo “Heuer” sovrastato dall’indicazione “Skipper”.

Rispetto al Carrera Skipper originale, ref. 7754 (a sinistra), diversi sono i cambiamenti strutturali ed estetici della versione 2023 da 39 mm (il modello del 1968 misura 36 mm), tra i quali, l’aggiunta delle ore crono (al 9, al posto dei secondi continui, spostati al 6) e della data (sempre al 6), la flangia periferica del quadrante, a sostituire la lunetta, la satinatura circolare del fondo blu e non soleil e, infine, l’indicazione “Skipper”, spostata dal 12 all’interno del contatore delle ore crono, al 9.

In quest’immagine s’apprezza il carattere iconico del nuovo Carrera Skipper, la sua personalità e la sua ergonomia al polso.

E arriviamo, finalmente, alla versione 2023 dello Skipper, la quale ingloba i cambiamenti apportati sul Carrera nel modello da 39 mm (l’originale misura, come accennato, 36 mm), in acciaio, presentato lo scorso aprile, con la cassa “ricoperta” da un vetro zaffiro a forma di cupola (un moderno glassbox ripreso dalle varianti Carrera degli anni ’70): il cristallo è stato riprogettato in modo che la curva scorra fluida sulla scala di misurazione cronometrica periferica, la cui inclinazione verso l’esterno ne facilita e velocizza la leggibilità, in virtù dell’aumento delle angolazioni fruibili. Allo stesso modo, anche la flangia e gli indici a barretta applicati sono stati curvati, contribuendo ulteriormente all’estetica e ad una visualizzazione senza soluzione di continuità di tutte le informazioni. Rispetto all’originale, sono stati inseriti, al 6, i piccoli secondi e la data, mentre, al 9, troviamo le ore crono: permane al 3, il contatore dei 15 minuti “tricolore”, utili al countdown pre-partenza, e il fondo è satinato circolare e non soleil. Il colore azzurro/verde del ponte dell’Intrepid, dunque, oltre che sullo spicchio 10/5 del totalizzatore dei minuti è proposto sul contatore al 9, solo che, in luogo dei piccoli secondi (come sull’originale), questo e destinato alle ore crono. Al 12, poi, la Maison ha inserito l’indicazione “Carrera”, al posto di “Skipper”, come nella versione del 1968, sovrastante il marchio “TAG Heuer”; l’iscrizione “Skipper”, quindi, è stata spostata all’interno del contatore delle ore crono, al 9. Le sfere ore/minuti sono a bastone e luminescenti, con estremità rossa, cromia ripresa sui punti orari nel rehaut. La lancetta crono è arancione e si muove al ritmo dettato dal calibro TH20-06, automatico (28.800 alternanze/ora), in grado di garantire 80 ore di riserva di carica. 

Il contatore delle ore e lo spicchio 10/5 di quello del countdown dei 15 minuti, riprendono nel colore, denominato “Intrepid Teal”, a metà tra azzurro e verde, quello del ponte del 12 metri “Intrepid”, vincitore della Coppa America del 1967.  

Focus sul contatore countdown dei 15 minuti pre-partenza “regatta” al 3: 15/10 in Lagoon Green, 10/5 in Intrepid Teal, 5/0 in Regatta Orange. 

Versione evoluta del ben noto calibro Heuer 02, prevede una massa oscillante con avvolgimento bidirezionale, mentre le versioni precedenti caricavano solo in senso antiorario. In termini generali, è stata migliorata l’affidabilità, facendo in modo che il raggiungimento dell’autonomia massima di 80 ore si verifichi più velocemente, a vantaggio di isocronismo e precisione, anche a cronografo avviato. Di grande qualità e dalle elevate prestazioni, tale movimento adotta lo smistamento della cronografia via ruota a colonne, con innesto verticale. L’orologio si allaccia al polso mediante un cinturino in tessuto blu, con fibbia déployante in acciaio (doppio pulsante di sicurezza).

Impermeabile fino a 100 metri e con uno spessore di 13,9 mm, il Carrera Skipper ha un costo di 6.850 euro. Ciò detto, può essere considerata non una riedizione, ma una vera e propria rinascita, a sottolineare il fatto che TAG Heuer ha avuto un ruolo molto importante nella storia evolutiva dello yachting watch e, a conferma di questo, va detto che lo Skipper del 1968 e anni seguenti ha raggiunto in asta, la quotazione di circa 80.000 euro. 


Da circa 25 anni, giornalista specializzato in orologeria, ha lavorato per i più importanti magazine nazionali del settore con ruoli di responsabilità. Freelance, oggi è Watch Editor de Il Giornale e Vice Direttore di Revolution Italia

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