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GRAND SEIKO, il nuovo movimento automatico

GRAND SEIKO, il nuovo movimento automatico

Per il 60° anniversario, il brand giapponese presenta il nuovo calibro automatico 9SA5, risultato di nove anni di studio e oggetto di ben 13 brevetti, funzionali all’ottimizzazione dell’efficienza, dell’isocronismo e della distribuzione di energia. Tale movimento ha fatto il suo esordio in un modello solotempo della collezione Sport, in acciaio.  

L’inaugurazione dello Studio  Shizukuishi, lo scorso luglio, sito nella prefettura di Iwate, nel nord-est del Giappone, ha consolidato la componente  manifatturiera di Grand Seiko. Si tratta di  una nuova struttura destinata ad ospitare gli artigiani che assemblano e regolano l’orologio meccanico Grand Seiko, ennesima pietra angolare posta nel 2020 per celebrare i 60 anni di attività del brand. Un evento, a proposito del quale, Shinji Hattori, Presidente e CEO di Seiko Watch Corporation, ha avuto modo di sottolineare: “Fin dalle prime fasi del suo sviluppo, abbiamo cercato di garantire che questo nuovo studio incarnasse la vera essenza di Grand Seiko e la filosofia del marchio, The Nature of Time, un’idea che esprime la spiritualità del tempo tipica giapponese, profondamente ispirata dalla natura. Lo studio sarà anche il luogo in cui la nostra prossima generazione di orologiai imparerà il mestiere e affinerà le proprie capacità. Lo studio è stato creato per avvicinare tutti coloro che lo visitano a Grand Seiko e alla sua maestria artigiana”. Questo complesso manifatturiero è stato progettato da uno dei più importanti architetti contemporanei, Kengo Kuma, giapponese di Yokohama e si estende su di una superficie di 2.244 metri quadrati. Oltre agli ambienti produttivi, la location ospita anche uno spazio espositivo destinato ai visitatori e dispone di una Sala Seminari, un’area dedicata in cui gli ospiti avranno l’opportunità di provare ad assemblare con le loro mani un orologio meccanico. Una sala, al secondo piano, si affaccia sul Monte Iwate, la montagna che ispira molto del design di Grand Seiko. L’architetto Kuma si è espresso con soddisfazione sulle soluzioni adottate per esprimere al meglio il mood di Grand Seiko: “Penso che all’interno di questa costruzione si possa comprendere in modo intuitivo l’unicità della natura e del tempo, tuttavia lo studio esprime sia la natura che il tempo in modo molto letterale grazie alla sua fabbricazione in legno e alla meccanica degli orologi creati. Come architetto, progettare uno studio che desse vita alla filosofia che sta alla base degli orologi è stata un’esperienza affascinante e piacevole. Sarei elettrizzato se, indossando l’orologio, qualcuno riuscisse a sentire dove questo è stato realizzato e l’ambiente naturale che circonda il suo luogo di produzione. Non sarebbe fantastico se ci si potesse sentire più vicino alla natura grazie ad un orologio?

Esterni dello Studio Shizukuishi di Grand Seiko, sito nella prefettura di Iwate, nel nord-est del Giappone, e inaugurato lo scorso 20 luglio. Questa nuova struttura, che si estende su 2.244 metri quadrati, è destinata ad ospitare gli artigiani che assemblano e regolano l’orologio meccanico Grand Seiko,  e segna l’inizio di un importante e significativo capitolo nei 60 anni di storia del brand. 
Orologiai al lavoro nello Studio Shizukuishi, progettato da uno dei più importanti architetti contemporanei, ossia Kengo Kuma, giapponese di Yokohama. Emerge evidente la fabbricazione in legno, contrappuntata dal bianco ed amalgamata dalla tecnologia. La struttura incarna la vera essenza di Grand Seiko e la filosofia del marchio, The Nature of Time, un’idea che esprime la spiritualità del tempo tipica giapponese, profondamente ispirata dalla natura.

Il 60° anniversario, poi, per Grand Seiko è stata l’occasione per premere l’acceleratore sul concept manifatturiero, alzando ulteriormente l’asticella tecnica ed accreditandosi sempre di più nell’haut-de-gamme mondiale. Così, nove anni or sono, è stato avviato l’ambizioso progetto per un nuovo meccanismo automatico, con l’obiettivo di creare  la base per una generazione di orologi meccanici Grand Seiko senza precedenti. L’area d’intervento è stata quella della serie 9S, il cui calibro originario è stato presentato nel 1998, 

soddisfacendo i più elevati standard di precisione funzionali alla Certificazione di Cronometro. A partire da quel momento, tale meccanismo è stato costantemente migliorato, con l’introduzione della nuova lega Spron (adattata su molla di carica e spirale, brevettata e connotata da elasticità, solidità, resistenza alla corrosione e al calore), con l’ingegneria MEMS (tecnica che consente di produrre componenti chiave con tolleranze di appena un millesimo di millimetro), con la regolazione del bilanciere entro le tolleranze di un decimillesimo di grammo  e con l’inserimento in quest’ultimo di un quarto braccio per minimizzare gli effetti della temperatura su di esso. In virtù dell’elevata riserva di carica, della robusta costruzione e dell’elevata precisione – comprovata da 17 giorni di rigorosi test e standardizzata su di un range di +5/-3 secondi al giorno –, il 9S ha costituito, fino ad oggi, il benchmark  dei  calibri meccanici Grand Seiko. La sua ultima evoluzione, come sopra accennato, è stata denominata 9SA5, e si tratta di una variante high-beat (36.000 alternanze/ora), per cui l’ulteriore meccanismo comparativo è stato costituito dal calibro 9S8. Ciò detto, il giovane designer di questo movimento, Hiroshi Fujieda, acquisita la memoria storica ed interfacciandola con gli obiettivi del progetto tecnico, ossia di definire il nuovo benchmark tecnico di Grand Seiko, è sostanzialmente partito da zero. 

Grand Seiko 60° Anniversario, Edizione Limitata, ref. SLGH003G, in acciaio da 40 mm appartenente alla Collezione Sport, impermeabile fino a 10 atmosfere. Dispone di vetro  bombato con trattamento antiriflesso, corona e fondello, integrato da vetro zaffiro e con movimento a vista, serrati a vite. Il quadrante è blu Grand Seiko, con indici geometrici applicati e sfere tipo Dauphine, con lancetta dei secondi rossa. È equipaggiato con il calibro meccanico automatico di manifattura, di nuova generazione, 9SA5. Edizione limitata a 1.000 esemplari.
Il vetro zaffiro adattato sul fondello apre alla vista il calibro automatico 9SA5, rifinito a Côtes de Genève e con rotore scheletrato centralmente. Queste le caratteristiche principali: diametro di 31,6 mm, spessore di 5,18 mm, 47 rubini, cambio data istantaneo, precisione da +5 a –3 secondi al giorno

Al fine di esplicitare al massimo l’efficienza, i tecnici hanno agito su tre dettagli nevralgici dello schema operativo, stanti le prerogative 9S sopra illustrate, e il tasso di precisione mantenuto tra +5 e -3 secondi al giorno: si tratta del Dual Impulse Escapement, del bilanciere a spirale libera Grand Seiko, del treno d’ingranaggi orizzontale. Un insieme d’interventi che ha determinato la registrazione di ben tredici brevetti. Il Dual Impulse Escapement, estremamente leggero, prevede, attraverso degli appositi rubini, un impulso diretto tra ruota di scappamento – dalla geometria innovativa a 8 braccia, a forma di stella – e bilanciere (spinta sulle braccia della ruota di scappamento), ed un impulso indiretto, alimentato dall’alternanza successiva, ed agente sulla forchetta di un’ancora ad impostazione trasversale, al fine di eliminare il blocco alla rotazione oraria della ruota di scappamento stessa, predisponendola a ricevere un nuovo impulso diretto. Un simile dispositivo permette un considerevole miglioramento dell’efficienza di funzionamento, eliminando l’”interferenza” dell’ancora sulla prima semi-alternanza e lasciando alla seconda semi-alternanza uno schema tecnico tradizionale. Tutto ciò si abbina ad un bilanciere inerziale, a quattro braccia e con altrettante masse di regolazione esterne, dotato di spirale libera (dunque, a lunghezza fissa e non regolabile mediante racchetta). Due sono, specificamente, i brevetti destinati a questa componente, tali da mantenerne la precisione più a lungo ed incrementarne la resistenza agli urti e alla frizione. Infatti, mentre altri calibri 9S utilizzano una molla a spirale piatta, il 9SA5 ne impiega una in cui la forma della curva finale è stata decisa dopo oltre 80.000 simulazioni, con il risultato che le sue prestazioni sono ottimizzate in ogni posizione possibile, intervenendo sulla variabile nevralgica dell’isocronismo. In ultimo, Grand Seiko, tra i due bariletti disposti in sequenza e l’organo di scappamento, ha disposto un treno del tempo orizzontale, il che ha consentito di ridurre lo spessore del meccanismo del 15% (5,18 mm, distribuiti su di un diametro da 31,6 mm): in tal senso, alla sequenza d’ingranaggi ruota/pignone del classico treno del tempo, a partire dalla ruota rochet, è stato aggiunto un ruotismo supplementare a 90° tra la ruota dei secondi diretti e l’ingranaggio con il pignone della ruota di scappamento. Simili soluzioni d’avanguardia, legate, evidentemente alla performance dei suddetti due bariletti in serie, hanno determinato l’ampliamento dell’autonomia di marcia fino a 80 ore, e una distribuzione d’energia tale da permettere un cambio di data praticamente istantaneo. 

Primo piano sul bilanciere inerziale (quattro masse di regolazione esterne), la cui spirale libera reca una curva finale, decisa dopo oltre 80.000 simulazioni, con il risultato che le sue prestazioni sono ottimizzate in ogni posizione possibile, intervenendo sulla variabile nevralgica dell’isocronismo.
Focus sul nuovo Dual Impulse Escapement, interagente con il bilanciere a spirale libera Grand Seiko. Estremamente leggero, prevede, attraverso degli appositi rubini, un impulso diretto tra ruota di scappamento – dalla geometria innovativa a 8 braccia, a forma di stella – e bilanciere (spinta sulle braccia della ruota di scappamento), ed un impulso indiretto, alimentato dall’alternanza successiva, ed agente sulla forchetta di un’ancora ad impostazione trasversale, al fine di eliminare il blocco alla rotazione oraria della ruota di scappamento stessa, predisponendola a ricevere un nuovo impulso diretto.

In quanto alle finiture sui ponti, dal profilo dolcemente curvo ispirato dalla forma del monte Iwate e di un’ansa del vicino fiume Shizukuishi, sono rifiniti a Côtes de Genève. Una simile prodezza tecnica, per il suo esordio, oltre che su di una serie limitata a 100 esemplari in oro giallo, è prevista, nell’ambito della collezione Sport,  in acciaio, su cassa da 40 mm, impermeabile fino a 10 atmosfere, sempre in edizione limitata, ma a 1.000 esemplari. La lucidatura, ovviamente, è stata effettuata secondo la tecnica Zaratsu, mentre sul quadrante blu Grand Seiko, gl’indici geometrici applicati e molto ben dimensionati, riprendono la stilizzazione del primissimo Grand Seiko del 1960. La sfera dei secondi è rossa e quelle di ore e minuti riprendono i tratti Dauphine. Il Grand Seiko 60° Anniversario, Edizione Limitata, ref. SLGH003G, appartenente alla Collezione Sport, si adatta al polso con un bracciale dalle linee essenziali e pulite, la cui chiusura prevede un funzionale pulsante di rilascio.

Scegliere Grand Seiko oggi, da parte degli appassionati di alta orologeria, è un atto di coraggio, ma certamente basato su elementi concreti, oggettivi, visibili e verificabili. È una filosofia diversa da quella elvetica, poggiata su di una solida tradizione e su schemi operativi di assoluto rigore, ai quali si aggiunge il fascino di una cultura, di un territorio e di un savoir faire ancora da scoprire, in particolare, per noi, figli del Vecchio Continente.

Bracciale del Grand Seiko 60° Anniversario, Edizione Limitata, la cui chiusura prevede un comodo e pratico pulsante di rilascio.   

Da circa 25 anni, giornalista specializzato in orologeria, ha lavorato per i più importanti magazine nazionali del settore con ruoli di responsabilità. Freelance, oggi è Watch Editor de Il Giornale e Vice Direttore di Revolution Italia

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