L’eleganza di Grand Seiko

Grand Seiko è, da circa due anni, un’entità a sé stante nell’universo Seiko. La collezione Elegance impiega il nuovo calibro manuale 9S63, contenuto nello spessore e performante tecnicamente, e presenta splendide finiture dei quadranti.

Importanti novità a partire da quest’anno stanno investendo Grand Seiko, linea top di “casa” Seiko dal 2017 e vera e propria entità a sé stante. Riguardano, finalmente, l’incontro di un’esigenza connessa alla chiara funzione “luxury” del brand , ossia uno spessore contenuto dei segnatempo. Grand Seiko, data la struttura tecnica “robusta” dei suoi movimenti meccanici, non era ancora riuscita, fino allo scorso anno, a soddisfare tale richiesta: almeno fino a quando la sua collezione Elegance non è stata integrata con tre varianti dotate del nuovo calibro, a carica manuale 9S63 (erano otto anni che Grand Seiko non presentava un meccanismo manuale), elaborato sulla platina base del 9S64, sul quale sono state adattate modifiche per indicare i piccoli secondi al 9 e la riserva di carica al 3.

Su questo torneremo più avanti, ma l’elemento sostanziale è che lo spessore, rispetto alla versione Elegance automatica, espressiva di ore/ minuti/ secondi centrali e data, è diminuito da 13 mm a 11,6 mm (a fronte di un diametro similare, ossia 39 mm del manuale e 39,5 mm dell’automatico), unitamente ad un’impostazione di cassa tonneau più fluida e continua nel profilo, per distendersi meglio sul polso. Va detto che la serie storica di calibri 9S, una pietra angolare su cui l’azienda nipponica basa la sua offerta, è stata “pensata” a partire dalla metà degli anni ’80: il team di maestri orologiai si è concentrato sul treno del tempo e sul bilanciere/spirale, elaborando un nuovo bilanciere e una spirale con una curva innovativa. Nel 1998, dopo studi, test e innumerevoli prototipi il 9S è stato presentato, soddisfacendo i più elevati standard di precisione funzionali alla Certificazione di Cronometro, oltre ad accogliere importanti sviluppi nei materiali, nelle tecniche di produzione e nell’assemblaggio. 

Grand Seiko Elegance, solotempo da 39 mm (11,6 mm di spessore), in oro rosa con lucidatura Zaratsu, che differisce dal precedente semplicemente per la laccatura nera Urushi del quadrante, privo del decoro Mt. Iwate. Serie limitata a 150 esemplari.

A partire da quel momento, tale meccanismo è stato costantemente migliorato, ad esempio, con l’introduzione della nuova lega Spron (adattata su molla di carica e spirale, brevettata e connotata da elasticità, solidità, resistenza alla corrosione e al calore). Simili progressi hanno permesso, poi, di presentare, tra l’altro le declinazioni 9S5, 9S6 (riserva di carica di 72 ore, la serie che interessa direttamente i modelli Elegance illustrati in queste pagine) e 9S8 (frequenza di funzionamento di 36.000 alternanze/ora).

Oggi, la base tecnica 9S, in virtù dell’elevata riserva di carica, della robusta costruzione e dell’elevata precisione – comprovata da 17 giorni di rigorosi test e standardizzata su di un range di +5/-3 secondi al giorno -, costituisce, come accennato poc’anzi, la piattaforma su cui è costruita l’intera linea di  calibri meccanici Grand Seiko. Lo stabilimento che sovrintende, in virtù di maestri orologiai qualificatissimi, alla progettazione, realizzazione, assemblaggio, regolazione e controllo dei componenti meccanici più importanti dell’orologio – comprese le spirali – è  lo Shizuku-Ishi Watch Studio, situato nella Prefettura di Iwate (regione di Tohoku nel nord-est del Giappone), mentre la rinomata lucidatura Zaratsu, caratteristica finitura a specchio senza distorsioni, tipica delle casse dei Grand Seiko, viene effettuata presso lo Shinshu Studio: è un procedimento, risalente agli anni ’50, la cui peculiarità primaria sta nel fatto che il disco rotante da adattare sulle superfici di lucidatura è posizionato frontalmente e nella parte anteriore della macchina, non lateralmente, così da ottenere la massima accuratezza nelle zone lucide e sfaccettature perfettamente piatte.

Grand Seiko, collezione Elegance, in acciaio con lucidatura Zaratsu, dotato di corona e fondello chiuso a vite integrato da vetro zaffiro. Il quadrante è laccato blu, su decoro Mt. Iwate. Serie limitata a 1.500 esemplari.

Attraverso il vetro zaffiro sul fondello, osserviamo il movimento meccanico manuale di manifattura, calibro 9S63: 28.800 alternanze/ora, 33 rubini, 3 giorni di riserva di carica, range di precisione pari a +5/-3 secondi al giorno, regolazione a vite eccentrica.

Il piatto forte di questi modelli Elegance – last but not least come si suol dire – sono i quadranti, debitamente curvati per seguire il tratto disegnato dal cristallo zaffiro di protezione, specificamente quelli delle due varianti in oro rosa (edizioni limitate a 150 pezzi per ognuna), realizzati con la lacca Urushi. Il nome è una composizione derivante dalle parole giapponesi “uruwashi” (ossia bello, gradevole) e ‘uruosu’ (umido e lussuoso). Si ottiene mediante la raccolta della linfa da un albero chiamato Rhus Verniciflua (una specie di quercia) e data la presenza di oli irritanti nella suddetta linfa, i lavoratori che eseguono gli intagli sul tronco, tendono a sviluppare, verso di essi, una certa immunità. La linfa estratta viene fatta asciugare mediante l’esposizione a temperature ed umidità specifiche (cioè tra 10/20 gradi centigradi e tra il 70/90% di umidità), s’indurisce e produce una “cortina”, cioè lo strato di lacca, resistentissima e brillante, dotata, tra l’altro, di grande forza adesiva. L’Urushi non si scioglie con l’acqua (affretterebbe il processo d’indurimento), ma con trementina, olio di canfora o kerosene,  è molto resistente agli acidi, agli alcali ed all’alcool, nonché a temperature di quasi 300 gradi centigradi, e può essere usata per decorare una vasta gamma di oggetti. Il modello laccato color ambra (Suki-Urushi), in particolare, fruisce del motivo “Mt. Iwate”, montagna che domina lo skyline visibile proprio dallo Shizuku-Ishi Watch Studio, il cui effetto è assimilabile a quello chiamato “Snowflake”, realizzato da Grand Seiko ricoprendo di diversi strati di lacca una superficie stampata, ma con un’iridescenza decisamente superiore: in tal senso, lo schema di striature nella lacca appare e scompare quando la luce cambia, e conferisce al quadrante un’intensa profondità e una sensazione di complessità, senza perdersi nei suoi stessi dettagli. 

Grand Seiko, collezione Elegance, in acciaio con lucidatura Zaratsu. Il quadrante è nero mat; indici geometrici applicati, lancette Dauphine. Calibro meccanico manuale di manifattura 9S63. Bracciale in acciaio.

Infine, sia la versione ambra che quella nera (la lacca Urushi è mescolata con il ferro) su oro rosa, sono soggette alla sopraffina e tradizionale tecnica di laccatura Maki-e (risale al IX secolo), per l’esecuzione degl’indici e del logo Grand Seiko. Ci si riferisce alla declinazione takamakie, in funzione della quale il maestro Isshu Tamura, nel suo studio di Kanazawa, sulla costa occidentale del Giappone, applica strato dopo strato la lacca per conferire agli elementi trattati un profilo tridimensionale a rilievo ma decisamente delicato e armonico; successivamente il maestro Tamura distribuisce polvere di oro giallo a 24 carati o di platino, impiegando uno strumento da lui personalmente ed appositamente creato, per dare brillantezza e leggerezza all’insieme. La versione in acciaio prevede un esemplare con quadrante laccato blu con decoro “Mt. Iwate” (serie limitata a 1.500 pezzi) e uno con quadrante nero mat. Ai modelli manuali illustrati della collezione Elegance, disponibili dallo scorso marzo, è stata aggiunta in luglio una quarta edizione in oro giallo. 


Da circa 25 anni, giornalista specializzato in orologeria, ha lavorato per i più importanti magazine nazionali del settore con ruoli di responsabilità. Freelance, oggi è Watch Editor de Il Giornale e Vice Direttore di Revolution Italia

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