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Tudor Black Bay, dalla certificazione Master Chronometer all’esordio della cassa in oro

Tudor ha eletto il 2021 come anno chiave per far venire alla luce delle strategie di prodotto funzionali ad un cambio di marcia sulla strada della completa riconoscibilità ed identificazione. Le scelte, coraggiose ma molto ben ponderate, hanno riguardato la consacrazione qualitativa ufficiale, dettata dalla certificazione Master Chronometer e l’esordio sul territorio dei materiali preziosi con il primo Black Bay in oro.       

Una cosa è certa, alla luce di alcune delle novità presentate quest’anno, è cioè che Tudor sta assumendo, ogni giorno che passa, una connotazione assolutamente chiara ed identificata. Al contrario del passato, il percorso che sta compiendo la Maison, a velocità  sostenuta, sta configurando un’immagine, uno stile, un’eccellenza qualitativa, un portafoglio prodotti ed un conseguente posizionamento tali da individuare confini di brand e d’azione in evoluzione e sempre più distinti da una frettolosa valutazione di marchio legato a Rolex, semplicemente più accessibile e dall’elevato rapporto qualità/prezzo. Quanto detto, come accennato, è perfettamente esemplificato  dall’ultima novità, presentata nell’ambito della collezione maggiormente rappresentativa dell’attualità della Casa, e cioè il Black Bay Ceramic. 

Black Bay Ceramic, in ceramica nera da 41, con sfacci lucidi; vetro zaffiro bombato,  lunetta girevole unidirezionale in acciaio PVD nero con anello graduato in ceramica satinata; corona – a vite – e fondello – integrato da vetro zaffiro – in acciaio PVD  nero. Impermeabilità fino a 20 atmosfere. Quadrante nero opaco satinato soleil, indici applicati e lancette “Snowflake”, con luminescenza  Swiss SuperLumiNova di grado A. Calibro automatico di manifattura MT5602-1U. Cinturino ibrido in cuoio e caucciù. L’orologio è certificato Master Chronometer dal METAS, Istituto Federale elvetico di Metrologia, indipendente, uno dei massimi standard qualitativi e funzionali, ad oggi, per un orologio.

Attraverso il fondello integrato da vetro zaffiro del Black Bay Ceramic, è possibile osservare in azione il calibro automatico MT5602-1U, a finitura completamente brunita.

Realizzato su cassa in ceramica nera opaca da 41 mm, con sfacci lucidi, completata da lunetta girevole unidirezionale in acciaio PVD nero con anello graduato in ceramica satinata, corona – a vite – e fondello – integrato da vetro zaffiro – in acciaio PVD nero, sembra un’ulteriore diversificazione sul fronte dei materiali, impermeabile fino a 20 atmosfere. Ma non è solo questo, anzi. Infatti, l’orologio fruisce della certificazione Master Chronometer del METAS, Istituto Federale elvetico di Metrologia, indipendente, uno dei massimi standard qualitativi e funzionali, ad oggi, per un orologio, in virtù di test certosini in termini di precisione, di resistenza ai campi magnetici, impermeabilità e autonomia. Relativamente alla precisione, l’orologio risulta idoneo se la variazione nella marcia giornaliera rientra in un intervallo di cinque secondi (0/+5), ossia cinque secondi in meno rispetto agli standard del Controllo Ufficiale Svizzero dei Cronometri (COSC, -4/+6) per un singolo movimento, e un secondo in meno rispetto allo standard interno di Tudor, applicato ai modelli del brand dotati di un calibro di manifattura (-2 +4): i test di precisione dell’orologio avvengono a due temperature, in sei posizioni diverse e su due livelli di autonomia distinti, ossia 100% e 33%.  La certificazione METAS garantisce, inoltre, che la precisione sia mantenuta in presenza di campi magnetici di intensità pari a 15.000 gauss, e che la capacità impermeabile dichiarata dal fabbricante sia conforme alla norma ISO 22810:2010 dell’Organizzazione Internazionale per la Normazione (il Black Bay Ceramic è impermeabile, come detto, fino a 200 metri), il che vale anche per l’autonomia di ogni orologio Master Chronometer (la riserva di carica del Black Bay Ceramic è pari a 70 ore).  

Calibro automatico di manifattura MT5602-1U, adottato sul Black Bay Ceramic: diametro, 31,8 mm; spessore, 6,5 mm; 25 rubini. Bilanciere ad inerzia variabile con robusto ponte passante (sistema antiurto Incabloc), oscillante a 28.800 alternanze/ora, spirale antimagnetica in silicio, rotore monoblocco in tungsteno a carica bidirezionale, riserva di carica di 70 ore, funzione stop seconds per l’impostazione precisa dell’ora. Certificato Cronometro dal C.O.S.C.

Va altresì sottolineato che vi sono due prerequisiti essenziali affinché si possa ottenere la certificazione: la manifattura svizzera deve rispettare i criteri propri della designazione “Swiss Made”, mentre il movimento deve essere certificato dal Controllo Ufficiale Svizzero dei Cronometri (COSC). Esame, evidentemente superato dal calibro automatico di manifattura MT5602-1U, con bilanciere ad inerzia variabile con robusto ponte passante (sistema antiurto Incabloc), spirale in silicio, rotore monoblocco in tungsteno, e superfici sabbiate, completamente brunito, in linea con la cromia dell’insieme. Sul fronte estetico, il quadrante nero opaco satinato soleil, presenta indici delle ore applicati e lancette “Snowflake”, con luminescenza  Swiss SuperLumiNova di grado A. Il Black Bay Ceramic si allaccia al polso, mediante un cinturino ibrido in cuoio e caucciù, con chiusura pieghevole,  oppure con cinturino in tessuto nero, con banda color crema, completato da fibbia ad ardiglione.  Per questo primo riconoscimento Master Chronometer, la garanzia rimane fissata a cinque anni, trasferibile, senza registrazione, né revisioni obbligatorie. Il prezzo al pubblico è di 4.510 euro.

Black Bay Ceramic, in ceramica nera, nella versione con cinturino in tessuto nero, con banda color crema.

Il Black Bay Ceramic non è stato l’unico prodotto a “sorprendere” addetti ai lavori e appassionati, perché durante Watches & Wonders Geneva, lo scorso aprile, il brand ginevrino aveva presentato, tra l’altro, il Black Bay Fifty-Eight in oro a 18 carati. È sorta immediata la domanda: “Come mai Tudor ha deciso di realizzare,  per la prima volta, un orologio subacqueo in oro giallo?” Hans Wilsdorf, fondatore di Rolex nel 1905, al momento di dare l’impulso decisivo al brand, attivo dal 1926, con l’avvio della società “Montres Tudor SA”,  il 6 marzo 1946, ebbe a dire: “Da anni sto studiando la possibilità di realizzare orologi, che i concessionari possano vendere a un prezzo minore dei nostri Rolex, ma che possano godere della stessa tradizionale fiducia”. Un affermazione che non lascia dubbi sull’intento di Tudor di garantire l’eccellenza del rapporto qualità/prezzo, sulla base di una consolidata credibilità sul pubblico finale. Un mix vincente, che ha scritto belle pagine nella storia del segnatempo, tra le quali, una delle più importanti risale al 1958 quando, dopo aver presentato il suo primo subacqueo, ref. 7922 nel 1954, Tudor lanciò la ref. 7924 da 37 mm, impermeabile fino a 200 metri, con corona sovradimensionata (di qui il soprannome di “Big Crown”). Un modello che costituì una pietra angolare su cui la Maison costruì il suo successo, tanto da far esordire, nel 2018, la collezione Black Bay Fifty-Eight, in occasione del 60° anniversario della ref. 7924 e delineando i tratti del suo subacqueo contemporaneo. Proprio quel modello, oggi,  da 39 mm, è stato vestito con una cassa in oro giallo a 18 carati dall’effetto opaco, conferito da una marcata satinatura, impermeabile fino a 20 atmosfere. 

Black Bay Fifty-Eight in oro giallo a 18 carati, da 39 mm, a finitura satinata; vetro zaffiro bombato,  lunetta girevole unidirezionale in oro giallo a 18 carati con anello graduato in alluminio verde anodizzato; corona – a vite (tubo filettato in oro giallo) – e fondello – integrato da vetro zaffiro – in oro giallo. Impermeabilità fino a 20 atmosfere. Quadrante verde opaco, indici applicati e lancette “Snowflake”, con luminescenza  Swiss SuperLumiNova. Calibro automatico di manifattura MT5400. Cinturino in alligatore marrone o  in tessuto Jacquard verde, con banda centrale color oro; fibbia ad ardiglione in oro giallo.  

Calibro automatico di manifattura MT5400, visibile attraverso il vetro zaffiro integrato sul fondello del Black Bay Fifty-Eight  in oro giallo a 18 carati: diametro, 30,3 mm; spessore, 5 mm; 27 rubini. Bilanciere ad inerzia variabile con robusto ponte passante (sistema antiurto Incabloc), oscillante a 28.800 alternanze/ora, spirale antimagnetica in silicio, rotore monoblocco in tungsteno a carica bidirezionale, riserva di carica di 70 ore. Certificato Cronometro dal C.O.S.C.

Tutto questo, tornando alla domanda dell’incipit, potrebbe aiutare nella risposta, considerando l’esigenza d’intercettare un pubblico ancora più esclusivo con una proposta, il subacqueo  con cassa in oro giallo e fondello integrato da vetro zaffiro (anche questa una “prima” per un diver Tudor), abbinata al cinturino in alligatore marrone, che ha pochissimi “parametri” nell’universo orologiero e, specificamente, nell’alto di gamma, con prezzi che si aggirano tra i 23.000 e gli oltre 30.000 euro. Il Black Bay Fifty-Eight 18K, in tal senso, ha un prezzo di 16.010 euro, decisamente “competitivo”, se si considera una qualità indiscutibile costruita a partire dal movimento di manifattura, il calibro automatico MT5400, con rotore monoblocco in tungsteno, bilanciere a inerzia variabile con ponte passante (28.800 alternanze/ora), spirale antimagnetica in silicio, riserva di carica di ben 70 ore, certificazione cronometrica dal COSC e precisione superiore al suddetto standard di variazione giornaliera media di -4/+6 secondi, raggiungendo una prestazione di -2/+4 secondi al giorno e ad orologio totalmente assemblato. Sotto il profilo estetico, poi, oro giallo anche per la corona a vite  e per la ghiera girevole unidirezionale, completata da un anello graduato in alluminio anodizzato verde opaco, con scala nella tonalità dell’oro: un mix cromatico che ritroviamo sul quadrante con lancette “Snowflake” (marchio di fabbrica del brand da 52 anni) ed indici geometrici applicati, in oro giallo e luminescenti. Siffatto abbinamento è proposto anche sul cinturino in pregiato tessuto Jacquard, verde con banda centrale color oro, alternativa  alla versione in alligatore marrone. Ecco, per gli appassionati che richiedono un orologio-strumento che esprima, nel contempo, eleganza e distintività al polso, e ce ne sono, Tudor, per concludere la risposta alla questione da cui siamo partiti, ha confezionato un prodotto attrattivo, peraltro spruzzato da un allure neo-vintage, che pur se offerto ad un prezzo circa quattro volte superiore alla media di posizionamento del brand, ne dimostra  la capacità di volare, con disinvoltura, su altezze mai frequentate prima. 

E non è finita qui, perché tra qualche giorno vi sarà un’altra sorpresa.


Da circa 25 anni, giornalista specializzato in orologeria, ha lavorato per i più importanti magazine nazionali del settore con ruoli di responsabilità. Freelance, oggi è Watch Editor de Il Giornale e Vice Direttore di Revolution Italia

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